Insultata su bus I pm: «Aiutateci»
GIUSTIZIA Gli investigatori sono al lavoro per dare un nome e un volto all’uomo che venerdì mattina, su un bus della linea 63, ha dato un calcio e insultato Giulia, ragazzina e giovane campionessa di basket, presa di mira per il colore della sua pelle: «È inutile che tu vada a scuola, tanto finirai sulla strada. Torna al tuo paese», le aveva detto l’uomo. Dopo aver raccontato tutto alle compagne di classe, alla madre e all’allenatore, è scattata una denuncia. I carabinieri della Compagnia di Rivoli sono andati negli uffici di Gtt e hanno acquisito le immagini del circuito interno del bus, ma non sono riusciti a identificare l’uomo. L’azienda di trasporti ha controllato la cedola di servizio compilata dall’autista, ma non riportava alcun evento rilevante. Per questo gli investigatori chiedono agli altri passeggeri di quella corsa se abbiano notato l’uomo e se dare indizi utili per identificarlo. la giovane l’ha descritto come un 60enne, capelli corti e brizzolati, vestito di nero con la giacca sporca di vernice bianca. Sulla base della querela, i pm hanno aperto un fascicolo contro ignoti per violazione della legge 654 del 1975, contro chi “commette violenza o atti di provocazione alla violenza per motivi razziali”, reato punito con la reclusione fino a 4 anni. Andrea Giambartolomei
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