Tra Angiolini e Cremon è guerra aperta
MILANO Sul palcoscenico se ne diranno delle belle, senza risparmiarsi frecciatine al vetriolo in un crescendo di cattiverie senza fine. D’altronde, in ballo c’è un feroce divorzio che li vede contrapposti fino all’ultima battuta. Loro sono Ambra Angiolini e Matteo Cremon che, nei rispettivi ruoli di moglie e marito, saranno gli attesi protagonisti, da stasera al 26 novembre, al Teatro Manzoni de “La guerra dei Roses” di Warren Adler con la regia di Filippo Dini.
Un testo che fu prima il titolo di un romanzo del 1981 e poi, otto anni più tardi, diventò un enorme successo cinematografico per la regia di Danny De Vito e con Michael Douglas e Kathleen Turner come interpreti.
L’autore del romanzo scrisse anche il soggetto del film e, in seguito, decise di adattare questa vicenda anche per il teatro creando una commedia raffinata e caotica al tempo stesso, comica e crudele, ridicola e folle.
In realtà, un banco di prova perfetto per duelli attoriali d’alto rango per raccontare la lenta e terribile separazione tra i coniugi Rose, lui ricco e ambizioso uomo d’affari, tronfio della sua fortunatissima carriera, lei una moglie sì obbediente, ma mai dimessa, che l’ha sempre e comunque accompagnato nella sua brillante ascesa con amore, stima profonda e un pizzico di fascinazione per le molteplici comodità che la loro vita quotidiana andava conquistandosi (tutte le Info sul sito www teatromanzoni.it).
ANTONIO GARBISA
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