Pensioni, 15 le categorie esentate da “quota 67”

Sono 15, nella proposta formulata dal governo ai sindacati, nel tavolo tecnico da poco terminato a palazzo Chigi, le categorie di lavoratori esentati dall’innalzamento automatico dell’età pensionabile in relazione alle aspettative di vita.  Alle 11 categorie di lavoratori che svolgono lavori gravosi previsti dall’Ape sociale – hanno riferito i sindacati – verrebbero aggiunti i lavoratori marittimi, i pescatori, gli operai agricoli e quelli siderurgici (di seconda fusione). La platea stimata dall’esecutivo è pari al 10% di quanti andrebbero in pensione nel 2019, cioe’ 15-20 mila persone. 
No della Cgil. La proposta del governo è però ritenuta “chiaramente insufficiente” dalla Uil e “largamente insoddisfacente” dalla Cgil. Piu’ disponibile la Cisl, secondo cui la trattativa è “complicata ma è sempre possibile avere risultati”. “I requisiti indicati, 36 anni di contributi e 6 anni di lavoro gravoso negli ultimi 7, mette fuori gioco tanti lavoratori – ha fatto notare il segretario confederale della Uil, Domenico Proietti – Chiediamo di abbassarli. Noi continuiamo a chiedere che il blocco dell’automatismo sia per tutti i lavori operai. Inoltre, il governo non ha mostrato alcuna intenzione di affrontare gli altri temi che avevamo messo sul tavolo: la pensione dei giovani, delle donne e di quanti svolgono i lavori di cura”.