Servillo, Boni e Reno indagano sul Male

ROMA Non solo la scomparsa di una ragazzina, non solo il sangue, non solo la ricerca di un assassino, non solo la cinica avidità dei media ma un racconto sul male. In tutte le sue forme. Anche in quelle che non ti aspetti.
«Ho accettato perche si va a scandagliare il male in ognuno di noi: nessuno nel film è come appare e nessuno è innocente», spiega Alessio Boni, interprete dell’intrigante “La ragazza della nebbia” firmato dallo scrittore-sceneggiatore Donato Carrisi, dal 26  in sala e stasera in preapertura al Festival di Roma.
Al suo fianco Jean Reno e Toni Servillo che conclude: «C’è un’indagine piena di interrogativi che vanno al di là del genere e il mio ispettore compie una vera e propria indagine sulla banalità del male».
SILVIA DI PAOLA