la corte costituzionale
3:18 pm, 24 Ottobre 17 calendario

Pensioni, era legittima la norma sulle rivalutazioni

Di: Redazione Metronews
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La Corte costituzionale ha respinto le censure di incostituzionalità sollevate dal decreto Poletti in materia di perequazione delle pensioni. Lo rende noto Palazzo della Consulta. La “nuova e temporanea disciplina” prevista dal decreto Poletti “diversamente dalle disposizioni del Salva Italia annullate nel 2015”, realizza “un bilanciamento non irragionevole tra i diritti dei pensionati e le esigenze della finanza pubblica”, ha ritenuto la Corte Costituzionale. Una bocciatura del decreto Poletti sarebbe potuta costare allo Stato circa 30 miliardi di euro. Questa, infatti, era la cifra stimata – al netto delle restituzioni già pagate dall’entrata in vigore del decreto del 2015 – dal legale dell’Inps, Luigi Caliulo, a margine dell’udienza di ieri alla Corte Costituzionale. Tale cifra, contenuta nelle memorie che gli avvocati dell’Inps avevano trasmesso alla Consulta, è stata ricavata dalla relazione di accompagnamento al disegno di legge di conversione del decreto Poletti.
Poletti. “Quando abbiamo fatto” il bonus “eravamo convinti di fare cosa rispettosa delle sentenza che la Corte aveva emesso, dovendo peraltro tenere conto di un altro principio costituzionale, che è la tenuta del pareggio di bilancio, per cui bisognava trovare una forma di equilibrio. Se oggi la corte ha confermato che è corretta la scelta, credo che non possiamo che esprimere soddisfazione. Eravamo convinti della bontà di questa scelta”, ha commentato il ministro del Lavoro Giuliano Poletti.
Quota 67. L’età pensionabile dal 2019 salirà a 67 anni, cinque mesi in più rispetto ad ora quando scatta a 66 anni e 7 mesi. Con la pubblicazione da parte dell’Istat delle nuove stime sull’aspettativa di vita, cambierà questa soglia perché proprio alla speranza di vita è legata, per legge, l’età in cui diventa possibile andare in pensione. Entro la fine dell’anno, quindi, il governo dovrà emanare un decreto ministeriale per fissare la nuova soglia che dal 2019 potrebbe salire a 67 anni, cinque mesi in più rispetto ad ora. 
Aspettativa di vita. La speranza di vita degli italiani alla nascita si attesta infatti a 82,8 anni (+0,4 sul 2015, +0,2 sul 2014) e nei confronti del 2013 risulta essersi allungata di oltre sette mesi, come rende noto l’Istat. La speranza di vita alla nascita risulta come di consueto più elevata per le donne – 85 anni – ma il vantaggio nei confronti degli uomini – 80,6 anni – si limita a 4,5 anni di vita in più. 

24 Ottobre 2017
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