Ora l’avorio inguaia anche gli ippopotami
Lo stop alla caccia agli elefanti, massacrati e a rischio estinzione per via delle loro zanne, non ha placato la brama di avorio nel mondo. E così, per rispondere alla sempre massiccia domanda i cacciatori di frodo hanno trovato una soluzione alternativa alla caccia all’elefante: quella all’ippopotamo. Con il risultato che, in questo modo, il mite animale rischia di scomparire dalla faccia della Terra entro un secolo. Sin dal 1989, anno in cui il commercio di zanne di elefanti fu messo al bando, sono loro le nuove vittime di un mercato (nero) globale.
Avorio
E il trend, suggerisce un recente studio pubblicato sull’African Journal of Ecology, è sempre più al rialzo. I denti degli ippopotami sono più facili da contrabbandare in molti Paesi del mondo in cui il loro commercio è ancora legale. Senza contare il fatto che il costo sul mercato globale è più basso rispetto a quello delle zanne. Il 75% del totale dei denti in commercio vengono estratti in Uganda e in Tanzania.
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