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9:46 pm, 5 Ottobre 17 calendario

«Catalogna, fermati» Madrid dà l’ultimatum

Di: Redazione Metronews
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SPAGNA Sempre più muro contro muro nello scontro che rischia di infuocare il fine settimana catalano e spagnolo. La Corte costituzionale spagnola ha ordinato la sospensione della seduta plenaria del Parlamento catalano che era in programma per lunedì, in cui si riteneva che potesse essere dichiarata l’indipendenza. La Corte spiega di avere accolto un ricorso presentato dal partito socialista catalano, contrario all’indipendenza. La reazione da parte delle istituzioni di Barcellona è giunta in serata: la decisione di sospendere la seduta «danneggia la libertà d’espressione» e il Parlamento non ha ancora deciso se la seduta si svolgerà ugualmente. Intanto il partito indipendentista Catalunya Sí Que Es Pot ha presentato richiesta di una nuova convocazione, senza fare esplicito riferimento a una dichiarazione di indipendenza.
Il governo Rajoy ripete che rifiuta il dialogo se prima non si tornerà sulla via della legalità: il leader conservatore ha chiesto a Puigdemont di rinunciare «nel più breve tempo possibile» al suo progetto di dichiarare unilateralmente l’indipendenza, sottolineando che questa è «la soluzione migliore» nonché quella che «eviterà danni maggiori». Un nuovo avvertimento, dunque: se Puigdemont dichiarerà l’indipendenza il governo spagnolo «agirà di conseguenza». Puigdemont, che ha chiesto una mediazione internazionale, si è detto però determinato ad applicare l’esito del referendum.
Fuga di banche e aziende
Il Banco Sabadell, la quinta banca spagnola, conferma la sua intenzione di lasciare la sua domiciliazione in Catalogna, per spostare in pochi giorni la sua sede legale ad Alicante. Anche CaixaBank, la prima banca della Catalogna e la terza spagnola, sta pensando di trasferire la sede nelle Baleari. Secondo Abc le grandi imprese e le multinazionali sono pronte a traslocare.
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5 Ottobre 2017
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