Nelle onde gravitazionali c’è anche un po’ di Italia
ROMA «In molti laboratori italiani abbiamo festeggiato il Nobel alla scoperta delle onde gravitazionali». Ce lo racconta Francesco Fidecaro, docente di Fisica all’Università di Pisa e a lungo portavoce scientifico di Virgo, l’European Gravitational Observatory a Cascina di Pisa che ha registrato alcune onde gravitazionali. «È importante che lo stesso comitato del Nobel abbia sottolineato che i premiati sono membri della collaborazione Ligo-Virgo. Dal 2007 noi condividiamo insieme tutti i dati, e quindi si tratta di una scoperta fatta da tutti noi. Ora abbiamo annunciato l’osservazione in coincidenza dei tre interferometri (Virgo e i due statunitensi), in modo da localizzare con precisione le sorgenti delle onde e poter dire agli osservatori astronomici dove puntare i telescopi». Virgo nasce da una collaborazione tra Italia e Francia cui ora si sono aggiunti scienziati polacchi, ungheresi, olandesi e spagnoli, ed è finanziato dall’INFN italiano e dal CNRF francese. «La prima rivelazione diretta delle onde gravitazionali annuncia dalla collaborazione Virgo e Ligo rappresenta uno dei risultati più importanti della storia della fisica, e segna l’inizio di una nuova scienza, l’astronomia gravitazionale», ha spiegato Gianluca Gemme, che coordina la partecipazione dell’INFN al progetto Virgo.
OSVALDO BALDACCI
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