C’è l’ok delle Camere Sì al def del governo

ROMA Il Governo incassa con un’ampia maggioranza il via libera di Camera e Senato alla nota di aggiornamento al Def. Un passaggio delicato che apre la strada alla stesura della legge di Bilancio. Il ministro dell’economia Padoan rivendica i risultati raggiunti finora e si mostra disponibile ad accogliere gli impegni previsti dalla risoluzione di maggioranza, su fisco, lavoro e sanità. Quanto al percorso iniziato, Padoan ha scandito la necessità di andare avanti. «Non bisogna fermarsi, non possiamo accontentarci di quello che abbiamo» ma dobbiamo andare avanti per «definire il programma di crescita per i prossimi anni». Sul piano concreto, Padoan ha aperto a possibili interventi su diversi temi sensibili. A partire dalla sanità. Approvata la risoluzione di maggioranza, che prevede sterilizzazione delle clausole di salvaguardia sull’Iva nel 2018; promozione dell’aumento dell’occupazione, in particolare a tempo indeterminato per i giovani, mediante nuovi interventi di decontribuzione del lavoro; rivedere gradualmente il meccanismo del cosiddetto superticket, al fine di contenere i costi per gli assistiti che si rivolgono al sistema pubblico. Tema quest’ultimo di apertura a Mdp, considerato però non sufficiente dai dalemiani. Mdp ha votato sì, come preannunciato, mentre non ha partecipato al voto sulla risoluzione di maggioranza. Ma proprio con D’Alema ha uno scontro Pisapia, che lo definisce «divisivo» e lo invita «a un passo di fianco». I parlamentari Mdp hanno subito difeso D’Alema. Al voto del Def hanno partecipato anche i verdiniani, mentre Lupi (AP) sottolinea: «La maggioranza c’è. Piuttosto, in questa situazione emergono le contraddizioni della Sinistra. Noi siamo nati come partito di responsabilità per evitare il baratro». 
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