Las Vegas
9:32 pm, 2 Ottobre 17 calendario

Strage a Las Vegas Mistero sul movente

Di: Redazione Metronews
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USA  Era un contabile in pensione con la licenza da pilota d’aereo e amava giocare a poker con puntate da 100 dollari Stephen Paddock, il 64enne autore della strage di Las Vegas. Il fratello, Eric, residente in Florida, ha rivelato che loro padre, deceduto da pochi anni, era stato un rapinatore di banche ed in passato era finito nella lista dei 10 più ricercati dell’Fbi. Ma il killer aveva avuto solo problemi di multe e aveva acquistato un’abitazione per trascorrere la pensione vicino Las Vegas. Viveva con una donna risultata estranea alla strage delconcerto, in cui sono morte almeno 58 persone e 515 sono rimaste ferite. 
Totale mistero sul movente. È arrivata una rivendicazione della rivista dell’Isis in cui si dice che l’attentatore si era convertito all’islam e si era unito all’Isis, ma l’Fbi invita alla prudenza in mancanza per ora di qualsiasi riscontro. La polizia lo ritiene «un lupo solitario» e l’Fbi esclude «legami» con organizzazioni terroristiche, anche se a maggio in un video il gruppo jihadista aveva esortato lupi solitari a colpire la celebre Strip della città del divertimento nel Nevada. 
Paddock si è appostato in alto, in una camera dell’albergo Mandalay Bay, e ha aperto il fuoco mirando sulla folla che assisteva a un concerto di musica country: è stata una strage. Il cecchino si è suicidato quando le teste di cuoio hanno fatto irruzione nella stanza al 32esimo piano, dove c’erano diverse armi ad fuoco, che Paddock aveva portato lì da solo. 
L’attentato è stato ripreso e mandato sui social dai molti presenti, compresi alcuni personaggi noti. I filmati hanno registrato prima una raffica di 9 secondi, seguiti da 37 secondi di silenzio in mezzo a grida di panico; poi una nuova raffica, per almeno due volte ma più breve. L’America «è unita nel dolore, nello shock e nel lutto», ha detto in un messaggio Donald Trump, che non ha fatto alcun riferimento ad ipotesi terroristiche. Preghiere sono state assicurate anche da Barack e Michelle Obama, che a loro volta non hanno fatto riferimento allo spinoso tema del commercio e circolazione delle armi.
METRO

2 Ottobre 2017
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