La Catalogna si ferma ma Madrid non cede
SPAGNA Sarà sciopero generale oggi in Catalogna dopo gli eventi della domenica del referendum disconosciuto da Madrid. Entrambi i contendenti cantano vittoria, la Spagna perché ha votato meno della metà dei catalani, Barcellona per la grande e sentita partecipazione nonostante la repressione da parte delle autorità centrali. È polemica anche sul numero di feriti, quasi mille per le autorità catalane, «una sceneggiata» secondo il Partito Popolare di Madrid. È guerra di nervi tra prove di forza e offerte di dialogo.
Barcellona ha lasciato intendere che potrebbe dichiarare unilateralmente l’indipendenza, il governo spagnolo ha avvertito che ricorrerà a ogni mezzo consentito dalla legge per fermarla. La Commissione europea ha precisato che il voto di domenica è illegale, ma ha ammonito che «la violenza non può mai essere uno strumento in politica». Il presidente della Generalitat, Carles Puigdemont, ha chiesto che la questione sia affrontata attraverso una mediazione internazionale, anche «se è evidente che che l’Unione europea dovrà essere garante». Per la Ue però è questione interna spagnola, ma domani ci sarà dibattito all’Europarlamento.
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