Miley Cyrus diventa “grande”

ROMA  È uno dei dischi più attesi per chi ama il pop d’alta classifica, ma anche per i tanti frequentatori di gossip e dintorni. Perché la storia di Miley Cyrus, ex stellina Dysney per teenager, è stata negli ultimi anni legata a scandali e provocazioni, spesso bacchettati da media e associazioni di genitori, dal video di “Wrecking Ball”, in cui appariva nuda, fino alle polemiche sul twerking.
Stavolta qualcosa sembra cambiato. Nel look più sobrio, nell’atteggiamento e nella musica. «Nessuno rimane lo stesso», avverte lei in “Younger Now”, il brano che dà il titolo all’album in uscita domani.
E, in effetti, le sonorità sono più adulte e meno roboanti, dai timidi inserti rock di “Thinkin” al duetto con l’icona country (e sua madrina) Dolly Parton in “Rainbowland” fino al melodico singolo “Malibu”, dal video tutto spiagge, verdi prati e sorrisini. “Miss You So Much” è una ballata malinconica, mentre “Inspired” è stata scritta per Hillary Clinton, che la cantante ha supportato in campagna elettorale.
«Credo di essere una persona che cambia ed evolve molto velocemente, senza badare alle mode. Cambio cercando di impegnarmi in politica  o in opere benefiche, guardando alle cose che accadono nel mondo – ha dichiarato all’emittente americana NPR – La gente ora parla di una nuova Miley o di una Miley più sincera, ma sono sempre stata vera. È semplicemente un processo di crescita», ha aggiunto.
E le tante critiche ricevute?: «Do fastidio a qualcuno? Be’, è punk! Ma credo ci siano altre cose per cui indignarsi. Sono una popstar, ma faccio la mia parte come essere umano: aiuto chi è in difficoltà, collaboro coi programmi di prevenzione del suicidio e altro. Si deve dare il proprio meglio per la comunità». 
DIEGO PERUGINI