Casa a famiglia eritrea Scontri, feriti ed arresti
ROMA Tre agenti feriti con dei sampietrini ed attimi di tensione vera al Trullo, in via Giovanni Porzio, in seguito agli scontri tra le forze dell’ordine e militanti di estrema destra. I manifestanti volevano impedire lo sgombero di un appartamento occupato (da una donna, madre di un bimbo di tre anni) e la successiva assegnazione ad una famiglia di origine eritrea (madre, padre e un bambino piccolo) che ne aveva legittimo diritto. La Municipale, aggredita da una trentina di giovani di cui molti appartenenti al movimento “Roma ai romani” (appendice di Forza Nuova), è stata poi tratta d’impaccio dall’arrivo della Polizia. Alcuni manifestanti avrebbero impedito fisicamente l’ingresso dei nuovi assegnatari lanciando anche oggetti contro le forze dell’ordine presenti. Cinque persone sono state successivamente arrestate: compreso il leader del movimento, Giuliano Castellino. Sono accusati di resistenza, violenza e lesioni a pubblico ufficiale e manifestazione non autorizzata. Sono al vaglio degli inquirenti le immagini della polizia scientifica per individuare altre responsabilità. «Roma non farà mai nessun passo indietro davanti alla violenza neofascista: è inaccettabile e siamo vicini alla famiglia aggredita e agli agenti feriti», ha commentato la sindaca Virginia Raggi. Ma intanto la famiglia assegnataria è stata costretta a lasciare la palazzina tra le urla e gli insulti dei residenti.
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