I malware costeranno 8000 miliardi in 5 anni
Non solo spionaggio industriale e sobotaggi politici (l’ultimo caso è quello dell’incursione hacker nella piattaforma del Movimento 5 Stelle in occasione del voto per il candidato premier). In un momento storico in cui le offensive cyber sono sempre più frequenti, globali e aggressive, domani a Roma si svolge la convention “Cybertech Europe”.
ROMA. Sei miliardi di attacchi informatici in un anno, di cui un quinto registrato tra Europa-Africa e Medio Oriente. Otto imprese europee su 10 sono state colpite da attacchi informatici per un impatto della minaccia cibernetica nei prossimi 5 anni valutato in 8.000 miliardi di dollari su scala mondiale. Il rischio di subire un attacco aumenta sempre più, a partire dal più recente ransomware, cresciuto nel 2016 del 300%, ad attacchi cyber che hanno paralizzato ospedali, banche e reti elettriche, fino alla perdita di informazioni preziose per istituzioni, governi e imprese piccole e grandi.
Una vera emergenza mondiale, di cui si discuterà domani e dopodomani a Roma nella due giorni di dibattito internazionale dal titolo “Cybertech Europe”.
Due giorni di dibattiti
Saranno approfondite le iniziative europee in tema di standardizzazione delle politiche di sicurezza cyber, le strategie di sviluppo dei principali player mondiali, le applicazioni nelle infrastrutture critiche e nei sistemi di utilizzo quotidiano, la capacità di innovazione di Università, start up e delle piccole e mdie imprese europee. L’obiettivo è quello di prevenire e mitigare le aggressioni informatiche, minimizzando le conseguenze e i costi di gestione e ripristino dagli attacchi.
Ad aprire i lavori saranno gli interventi dell’amministratore delegato di Leonardo, Alessandro Profumo. La società è, infatti, partner tecnologico di agenzie governative, industrie, grandi aziende, organizzazioni finanziarie, per attività di prevenzione, monitoraggio e gestione della sicurezza cyber”. Leonardo fa parte, inoltre, di numerose istituzioni e network internazionali, tra questi la European Organization for Security (Eos) e la European Cyber Security Organization (Ecso), di cui Leonardo è fondatore, che raccoglie oltre 130 realtà del settore.
D’altronde rafforzare la cybersecurity delle imprese è uno dei punti fondamentali della nuova strategia di politica industriale, annunciata dal presidente della Commissione Ue Jean-Claude Juncker nei giorni scorsi.
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