Germania al voto
8:22 pm, 24 Settembre 17 calendario

Merkel davanti a tutti ma ultradestra è terzo partito

Di: Redazione Metronews
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GERMANIA «Speravo in un risultato migliore». È il commento a caldo della cancelliera tedesca uscente Angela Merkel sull’esito delle elezioni politiche che la vedono proiettata sì verso un quarto mandato, ma con numeri molto peggiori rispetto al voto del 2013 che renderanno impegnativa l’operazione. L’Unione tra Cdu/Csu – secondo gli exit poll e le proiezioni – ha ottenuto poco più del 33% dei voti contro il 41,5% di quattro anni fa. La Spd di Martin Schulz si è fermata sotto il 21% (-4,9%), annunciando subito l’addio ad ogni ipotesi di riproposizione della “Grosse Koalition”.
Festeggia la destra
Festeggia l’estrema destra populista della AfD che supera il 13% (con un balzo dell’8,5%) ed entra per la prima volta in Parlamento con una pattuglia di quasi novanta deputati. Merkel sembra dunque obbligata alla stretta via di un’intesa con i Liberali, tornati al Bundestag con il 10% (+5,3%) e i Verdi rimasti stabili intorno al 9%. Due formazioni con visioni molto distanti, che sarà davvero un’impresa far coesistere nella cosiddetta “Coalizione Giamaica” dai colori (nero, giallo e verde) dei tre partiti. Secondo le proiezioni questa eterogenea coalizione avrebbe inoltre uno scarso margine di voti in Parlamento: 347 seggi a fronte di una maggioranza di 316 deputati (su 631 totali).
Colloqui difficili
«È stata un’elezione difficile e dopo 12 anni di governo la vittoria non era scontata», ha aggiunto la Merkel promettendo di voler recuperare i voti a destra e di «combattere contro l’immigrazione illegale». E subito è arrivato lo stop dei Verdi: «I colloqui saranno difficili – hanno fatto sapere – non siamo un semplice partner e faremo solo ciò in cui crediamo». «È un giorno amaro per l’Spd – ha commentato Martin Schulz, smarcandosi da ogni ipotesi di riedizione della grande coalizione uscente – siamo meno di quanto avessimo pensato. Andremo all’opposizione e ci batteremo contro gli estremismi».
Riparte la spinta populista
Quelli di destra cantano vittoria. «Siamo entrati in Parlamento, da oggi nel Bundestag c’è un nuovo partito di opposizione, cambieremo questo Paese», ha affermato Alexander Gauland, candidato alla Cancelleria dei populisti dell’Afd. «Faremo un’opposizione ragionevole, ma per la Germania e i tedeschi prima di tutto e stando attenti a cosa farà Angela Merkel», ha aggiunto la leader della destra nazionalista, Alice Weidel, a capo di quella che è diventata la terza forza politica tedesca mentre quattro anni fa la versione originale del movimento, meno di destra e xenofoba e più concentrata contro l’euro, non era riuscita per un soffio ad entrare nel Parlamento tedesco.
La ricaduta italiana
Il voto tedesco, con l’affermazione dell’estrema destra, riaccende la spinta populista che sembrava essere stata rintuzzata dai risultati delle precedenti tornate elettorali in Olanda, Austria e Francia. E il segretario della Lega, Matteo Salvini, coglie la palla al balzo: «La voglia di cambiamento cresce! Batosta per la Merkel, crollo per i socialisti di Schulz amici di Renzi (mai così in basso), storico successo degli alleati della Lega di Afd. Ovviamente, per i giornalisti-ignoranti italiani, gli amici di Afd sono razzisti, fascisti, populisti, nazisti, xenofobi, euroscettici, nazionalisti e pericolosi… Viva la democrazia. Cambiare si può! Tocca a noi».
METRO
 

24 Settembre 2017
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