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7:09 pm, 23 Settembre 17 calendario

Pil in su, debito giù “Manovra espansiva”

Di: Redazione Metronews
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Una crescita più forte del previsto, un debito in discesa già dal 2017, margini di bilancio  ampi per mettere in campo una manovra espansiva. E’ questo il quadro macroeconomico disegnato nella Nota di aggiornamento al Documento di economia e finanza, approvata dal Consiglio dei ministri, che farà da cornice alla legge di bilancio autunnale, e restituisce un’immagine di un’economia che accelera e di una finanza pubblica più solida. Per l’esecutivo tutto ciò consentirà di adottare una manovra con “caratteri espansivi”.
Pil.  La crescita del Pil è stata rivista al rialzo all’1,5% per il 2017, 2018 e 2019 a fronte dell’1,1% indicato per quest’anno e dell’1% stimato per il biennio successivo nel Def di aprile. 
 Grazie a “una crescita più elevata e all’accordo con la Commissione europea il Paese dispone di uno spazio fiscale più ampio”, ha assicurato il ministro dell’Economia, Pier Carlo Padoan, evidenziando che il nuovo quadro di finanza pubblica “permette di dire con chiarezza” che le clausole di salvaguardia su Iva e accise “saranno totalmente eliminate” e “ci potranno essere margini per alcune priorità selezionate”.
Deficit. Il deficit nominale confermato al 2,1% quest’anno scenderà meno di quanto previsto nel 2018. L’indebitamento netto programmatico, ovvero l’obiettivo fissato considerando gli effetti della legge di bilancio, è indicato all’1,6% del Pil l’anno prossimo rispetto all’1,2% stimato nel Def di aprile mentre il deficit tendenziale, a legislazione vigente, si attesta all’1% nel 2018. Dalla differenza tra i due indicatori deriva uno spazio di bilancio in più dello 0,6%, circa 10,3 miliardi, che contribuirà a sterilizzare le clausole di salvaguardia dall’anno prossimo. Margini  stretti, invece, per eventuali interventi sulle pensioni e, in particolare, per lo stop all’aumento dell’età pensionabile. Gentiloni ha chiarito che saranno valutate “operazioni puntuali” sottolineando che il governo ha “un atteggiamento di totale rispetto delle parti sociali”. Tuttavia, ha osservato, “credo sia chiaro quali sono i confini”.
Debito. Quanto al debito, grande sorvegliato speciale, per il quale si è registrata per la prima volta una riduzione nel 2015 dopo sette anni di crescita ininterrotta, riprenderà a scendere  da quest’anno, anche al netto del sostegno al sistema bancario, attestandosi al 131,6% del Pil per poi calare al 130% nel 2018 al 127,1% nel 2019 e al 123,9% nel 2020. 

23 Settembre 2017
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