economia
9:00 pm, 19 Settembre 17 calendario

L’online manda in crisi il paradiso dei giocattoli

Di: Redazione Metronews
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USA Una nuova vittima del commercio online. Per quanto il colosso americano di giocattoli avesse i suoi canali di e.commerce, l’azienda ha fortemente risentito della diminuzione dello shopping reale. Di conseguenza la mitica catena di negozi di giocattoli “Toys R Us” (con la R al contrario) ha chiesto l’apertura della procedura di bancarotta. Il gruppo americano ha chiesto al tribunale l’accesso al “Chapter 11” per la bancarotta assistita, puntando a ristrutturare il suo debito e a raggiungere una struttura finanziaria sostenibile per consentire di investire in una crescita di lungo termine. «Il nostro obiettivo -ha dichiarato l’azienda – è lavorare con i nostri creditori per ristrutturare i circa 5 miliardi di dollari di debito a lungo termine che pesano sul nostro bilancio». Alcuni finanziatori hanno già aderito. Grazie alle regole del sistema americano, infatti, prima di smantellare tutto la società può chiedere una specie di amministrazione controllata per provare a salvarsi e rilanciarsi, come è già accaduto a molte aziende. La societò, con sede a Wayne nel New Jersey, ha sottolineato che i suoi 1.600 punti vendita nel mondo (con 65.000 dipendenti) rimarranno aperti e continueranno ad essere riforniti di giochi. Toys ha anche reso noto che la procedura non riguarderà le attività al di fuori di Stati Uniti e Canada. Fondata nel 1948, la catena è uno dei marchi commerciali più conosciuti negli Usa e ha fatto sognare diverse generazioni di bambini. 
La richiesta di bancarotta arriva poco prima del redditizio periodo di vacanze negli Usa, quando i rivenditori guadagnano quasi la metà delle entrate annuali. Ma è sempre più forte la concorrenza dei rivali Amazon, Walmart e Target. Le vendite online rappresentano una concorrenza spietata: secondo GlobalData Retail, nel 2016 circa il 13,7% delle vendite di giochi e giocattoli è avvenuto sul web, il 6,5% in più di 5 anni fa.
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19 Settembre 2017
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