Blade Runner 2049 Villeneuve: Mio miglior film

CINEMA Il film più atteso dell’anno. I replicanti più sognati di sempre. Almeno per chi al cinema ci va da quel lontano 1982, in cui uscì Blade Runner. E da oggi conto alla rovescia per l’arrivo in sala (il 5 ottobre) di questo sequel, Blade Runner 2049 (protagonista  Ryan Gosling e Harrison Ford), che il regista Denis Villeneuve è venuto a Roma raccontare.
Da dove parte ?
Dai replicanti progettati per essere usati come schiavi, soprattutto per esplorare altri pianeti almeno finché qualcosa non va storto e dall’idea che, facendo il sequel di un film mito, non puoi avere solo successo. L’ho fatto per amore del cinema che per me è arte e non c’è arte senza rischio. Per me è il mio miglior film.
Come vedremo il mondo prossimo venturo nel film?
Massacrato da un rapporto con la natura da incubo. Chi è sopravvissuto vive in una situazione orribile, con un clima tremendo e l’oceano che si è alzato. Poi siccome il mondo digitale è una cosa noiosissima ci siamo inventati un blackout che ha cancellato quasi tutto e la necessità di tornare al reale e all’analogico.
Che cosa ritroveremo?
Lo stesso tipo di ambiente, anzi lo stesso quartiere di Los Angeles, che però è molto peggiorato. Ho lavorato anche sui colori e direi che è raro per un regista poter avere un così totale controllo di ogni cosa. Sin dall’inizio ho voluto costruire tutti i set e ho rassicurato gli attori dicendo loro che non avrebbero lavorato davanti a degli schermi verdi. È ovvio che ho usato effetti ma è stato un po’ un ritorno all’origine, per me la speranza che si torni a un mondo non solo dominato dalla tecnologia.
 
SILVIA DI PAOLA