Fiennes: Handmaid’s c’insegna a proteggere chi amiamo

TELEVISIONE È stata la trionfatrice degli Emmy Awards (i premi della TV Usa), vincendo come Miglior serie, sceneggiatura, attrice protagonista (a Elizabeth Moss) e non (ad Ann Dowd). Handmaid’s Tale debutta il 26 settembre su TimVision con la sua parabola distopica, la storia di governo totalitario e antifemminista che costringe le donne fertili a figliare in continuazione.
Nei panni del protagonista maschile Joseph Fiennes (Shakespeare in Love), con un ruolo difficile: «Sono il comandante Waterford, uomo potente ma fragile – spiega a Metro – uno tra i fautori di questa società che distorce gli insegnamenti della religione per il vantaggio di pochi. La serie evoca orrori avvenuti in passato che si perpetrano in parti del mondo anche oggi contro il genere femminile. Ci sono ancora troppe donne vittime della cultura dello stupro».
Circa i motivi per cui ha accettato questo ruolo, dice: «La causa risiede nella sua complessità, ero attratto da questo personaggio patetico e perverso, volevo trovare qualcosa in lui con cui rapportarmi e trovarne l’umanità».
Fiennes conclude con un avvertimento: «Handmaid’s Tale ha un messaggio importante, ci insegna che bisogna rimanere sempre allerta e proteggere ciò che amiamo attivamente, non rimanere passivi mentre i corrotti lo cambiano».
La serie è stata usata dalle donne americane che, per protestare contro la politica di Trump, hanno manifestato indossando la divisa rossa della protagonista, Difred.
 
LORENZA NEGRI