Museo Teatrale alla Scala
7:30 pm, 14 Settembre 17 calendario

Scala, così Maria Callas diventò una leggenda

Di: Redazione Metronews
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MOSTRE Maria Callas debuttò in Italia nel ‘47, a Verona, nella “Gioconda”, ma diventò una divina alla Scala, dal ‘50 (Aida) al ‘62 (Medea): da soprano grassoccio si fece affilata e specialmente le regie di Luchino Visconti (“Vestale”, “Sonnambula”, “Anna Bolena”, “Ifigenia in Tauride”, la leggendaria “Traviata”) le impressero gesti e temperamento scenico irripetibili, che recavano in sé l’esempio di modelli storici quali Sarah Bernhardt o Eleonora Duse. Proprio pensando alla “costruzione” del mito (nel quarantennale della morte, avvenuta il 16 settembre 1977 a Parigi), Margherita Palli, storica scenografa di Ronconi, ha curato la mostra “Maria Callas in scena – Gli anni alla Scala” allestita al Museo teatrale fino al 31 gennaio. «Mi sono concentrata solo su lei e la Scala, senza il gossip e tutto il resto», dice. «Un paradiso perduto», sospira il sovrintendente Alexander Pereira, che continua: «La lezione della Callas, per noi, è questa: oggi il rischio è quello di non dare abbastanza tempo alle voci per svilupparsi».
In mostra 14 costumi di scena. Non quello di Traviata, perso. Di quella “Traviata” del ’55 resta solo la demiparure indossata nel primo atto, Swarovski; gli allievi dell’Accademia hanno ricostruito il costume rosso, in raso di seta duchesse, che la Callas indossò nella scena della festa a casa di Flora. A inizio mostra, il bellissimo documentario di Francesca Molteni, che si avvale dei testi di Mattia Palma e di straordinari filmati d’archivio provenienti in massima parte dalle Teche Rai (da non perdere, una breve sequenza di Medea “rubata” dalla buca d’orchestra).
SERGIO RIZZA
Twitter: @sergiorizza

14 Settembre 2017
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