SOVRAPPOPOLAZIONE
6:30 am, 11 Luglio 17 calendario

Siamo sempre di più la Terra adesso è piccola

Di: Redazione Metronews
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MONDO Nel 1978, Thomas Robert Malthus pubblicò il suo “Saggio del principio della Popolazione”. Lì parlava dell’aumento della popolazione mondiale e di come la mancanza di mezzi avrebbe potuto causare una catastrofe, giacchè se la produzione di alimenti aumentava con la progressione da 1 a 9, per esempio, la popolazione poteva aumentare geometricamente. Cioè,  non più dall’uno al nove, ma raddoppiando: 1, 2, 4, 8, 16, 32 e così via. E lui parlava di un mondo coloniale, dove non c’erano censimenti regolari e senza le condizioni economiche e sociali di oggi.
Senza andare tanto lontano, a maggio il fisico Stephen Hawking ha detto alla BBC che «il cambiamento climatico, il sempre più frequente scontro tra asteroidi, le epidemie ed rapido crescere della popolazione mondiale fanno sì che lo stato della terra sia ogni volta più precario» e che sia inevitabile che l’umanità trovi  nuovi posti fuori dal nostro pianeta per vivere.
Attualmente, secondo i dati delle Nazioni Unite, siamo 7 miliardi e seicento milioni di persone. Nel 2050 saremo 9,7 miliardi. E nell’anno 2100 saremo 11,2 miliardi. Di fatto, se  in alcuni paesi il livello di fertilità è basso, nei paesi sottosviluppati la cifra aumenterà. E tutte queste persone non occuperanno solo spazio: non avranno risorse. Corey Bradshaw Matthew, specialista in Ecologia Globale nel Centro d’eccellenza per la Biodiversità ed il Patrimonio dell’Australia ha detto a Metro che «stiamo usando tante risorse, e la terra non ha come rifornirsi, e non abbiamo fatto niente per mitigare il cambiamento climatico». «Allo stesso modo abbiamo 65 milioni di rifugiati. L’Africa è il paese che ne produce di più e nel 2100 ne avremo 120 milioni. Molte specie animali si stanno estinguendo e nemmeno avremo più acqua. Non ci saranno miglioramenti, e a dirlo sono i numeri», aggiunge Bradshaw. Secondo le cifre dell’organizzazione britannica Population Matters, raccolte da istituzioni come la Fao, nel 2050 avremo bisogno del 70% di alimenti in più per sopravvivere. Il presente è poco a poco il nostro futuro. In questo modo, i discorsi che per anni han fatto le grandi organizzazioni internazionali e quelle scientifiche sono una inquietante realtà.
LUZ LANCHEROS

11 Luglio 2017
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