TORINO
9:53 pm, 10 Luglio 17 calendario

Fidanzatini uccisi in moto L’arrestato è “sotto choc”

Di: Redazione Metronews
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TORINO «Il mio cliente è sconvolto per quello che è accaduto. Quando ha appreso che la ragazza ha perso la vita e che il ragazzo sta molto male è scoppiato a piangere. Ora è in stato di choc  e non può rilasciare alcun tipo di dichiarazioni». A parlare è l’avvocato Matteo Del Giudice, difensore di Maurizio De Giulio, il 50enne di Nichelino che domenica sera, sulla statale di Condove, in Valle di Susa, dopo una lite ha inseguito e speronato due giovani a bordo di una moto, uccidendo Elena Ferrero e ferendo il fidanzato Matteo Penna. «Con lui – continua il legale – c’erano anche la compagna e la figlia di lei. La sua fidanzata gli sta molto vicino». De Giulio ora è recluso nel carcere di Torino Lorusso e Cotugno ed è accusato di omicidio stradale. L’uomo si è reso conto fin da subito della gravità di quanto accaduto, tanto da chiamare il suo avvocato subito dopo l’incidente: «Io l’ho fatto e io pago», avrebbe detto. Le indagini, coordinate dal pubblico ministero Paola Stupino, sono solo all’inizio. Al momento infatti non ci sono elementi per parlare di volontarietà. Sul luogo dell’incidente ci sono tracce di frenata che possono far propendere per un’altra ipotesi. Di sicuro c’è stato l’inseguimento, ma per arrivare a una parola definitiva serviranno altri accertamenti. Intanto restano gravi le condizioni di Matteo Penna. «Non si può perdere la vita così», continuano a ripetere fuori dall’ospedale gli amici. Sono tutti sotto choc, in lacrime e non vogliono parlare. «Questo tizio li ha rincorsi e poi li ha travolti – sussurrano – Non è un semplice omicidio stradale, ma è un vero omicidio volontario». All’ospedale c’è il padre di Penna. «È molto provato – spiega chi lo conosce bene – l’altro figlio, Giulio, 12 fa è rimasto immobilizzato in sedie a rotelle a causa in un incidente stradale».
 
REBECCA ANVERSA

10 Luglio 2017
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