CONCORRENZA
7:31 pm, 29 Giugno 17 calendario

Ok al Ddl Concorrenza tra piccole e grandi rivoluzioni

Di: Redazione Metronews
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ROMA Con 218 sì, 124 no e 36 astenuti la Camera ha approvato con modifiche il Ddl concorrenza che – da oltre due anni all’esame del Parlamento – ora dovrà tornare in Senato per la quarta lettura. Le principali modifiche apportate a Montecitorio riguardano energia, assicurazioni, telemarketing e odontoiatri.
Assicurazioni
Solo per le polizze del ramo danni (dunque non riguarda l’Rc auto come erroneamente rilanciato sul web) è stato reintrodotto il tacito rinnovo delle polizze. Per le auto, invece, sconti per chi installa la “scatola nera” e tariffe più basse per gli automobilisti “virtuosi” che risiedono nelle aree a più alta sinistrosità e con prezzi maggiori.
Energia
Slitta dal 1 gennaio al 1 luglio 2018 la fine del mercato di maggior tutela per l’energia elettrica e il gas. Arriva, inoltre, la possibilità di rateizzare le maxi bollette causate da ritardi o disguidi dovuti al fornitore del servizio.
Telemarketing
Abolite le norme che obbligavano gli operatori dei call center a dichiarare l’identità del soggetto per il quale avviene la chiamata, specificare la natura commerciale e proseguire la chiamata solo in presenza di assenso.
Tv e telefoni
I clienti dovranno essere informati delle spese in caso di cambio operatore per il telefono o l’abbonamento tv. Si potrà cambiare operatore e annullare un contratto anche per via telematica. Il contratto non potrà essere superiore ai 24 mesi. Semplificata la migrazione nella telefonia mobile.
Uber
Entro un anno dall’entrata in vigore del ddl il governo dovrà adottare un decreto in materia di autoservizi pubblici non di linea (Uber e Ncc).
Odontoiatri
Ogni società deve avere un direttore sanitario iscritto all’Albo degli odontoiatri e possono operare solo i soggetti in possesso di titoli abilitanti.
Hotel
Gli alberghi saranno liberi di fare alla clientela offerte migliori rispetto a quelle dei siti Internet di prenotazione online come Booking.
Web influencer
Il Governo dovrà intervenire a livello legislativo «affinchè i consumatori possano identificare in modo univoco quali interventi sul web costituiscano sponsorizzazione».
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29 Giugno 2017
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