Migranti
7:50 pm, 28 Giugno 17 calendario

Emergenza sbarchi pronti a chiudere i porti

Di: Redazione Metronews
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ROMA L’Italia batte i pugni sull’emergenza migranti e avverte l’Ue di essere pronta a chiudere i porti italiani alle navi straniere che effettuano i salvataggi. L’ipotesi circolava già da qualche giorno ma ora c’è stato un passo formale: l’ambasciatore italiano presso l’Ue, Maurizio Massari, ha incontrato il commissario agli Affari Interni, Dimitri Avramopoulos, e gli ha consegnato una lettera nella quale il governo italiano sottolinea che, a seguito dell’impressionante numero di arrivi di migranti di questi giorni, «la situazione ha raggiunto il livello massimo di sostenibilità» per l’Italia con un serio «impatto sulla vita socio-politica del Paese».
Sostenuti sforzi enormi
Basti pensare che, solo nelle ultime 48 ore sono stati salvati in mare 12.000 migranti, grazie all’azione di 22 navi, molte delle quali appartengono a organizzazioni non governative. Questi numeri, ha spiegato il rappresentante italiano a Bruxelles, «hanno portato al limite le capacità dell’Italia di gestione degli sbarchi. In queste circostanze potrebbe essere difficile per le nostre autorità permettere futuri sbarchi di migranti nei porti italiani». Massari ha ricordato al commissario Avramopoulos che «gli sforzi profusi dall’Italia in questi anni sono stati enormi e sono andati ben aldilà degli obblighi internazionali». Anche il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha sottolineato che «il fenomeno migratorio va governato assicurando contemporaneamente la sicurezza dei cittadini» e che «bisogna affrontarlo con serietà stroncando i trafficanti e governando gli arrivi. E questo può farlo solo l’Ue nel suo complesso. Alcuni Paesi membri non lo hanno capito».
Commissione: no ad atti unilaterali
La Commissione Ue, da parte sua, ha tenuto a sottolineare che «la questione degli sbarchi è governata dal diritto internazionale e che qualsiasi cambiamento deve essere prima comunicato in modo appropriato in modo da dare alle ong l’opportunità di preparasi». L’eventuale chiusura dei porti italiani potrebbe riguardare infatti solo le navi delle Ong e quelle mercantili straniere che operano fuori dall’area di ricerca e soccorso italiana. Nessun impedimento, fanno notare a Bruxelles, potrebbe essere posto alle navi dei Paesi comunitari che partecipano alle operazioni Triton e Sophia. Per cambiare il mandato servirebbe un accordo «all’unanimità» fra i Paesi partecipanti.
Da gennaio arrivati 76.873 migranti
Gli ultimi sbarchi sono stati  a Crotone, dove nave “Fiorillo” della Guardia Costiera ha portato 416 migranti recuperati nel Mediterraneo, e Pozzallo, dove il pattugliatore “Comandante Foscari” ha portato 673 persone (e anche il cadavere di un neonato). Ma sono in totale 76.873 i migranti sbarcati sulle coste italiane dal primo gennaio, il 13,43% in più rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso quando gli arrivi furono 67.773. Ad aggiornare il dato è il Viminale, secondo cui i porti maggiormente interessati quest’anno dagli sbarchi sono stati, nell’ordine: Augusta (13.000 sbarcati), Catania (9.620), Pozzallo (7.161), Palermo (5.799), Reggio Calabria (5.806), Vibo Valentia (5.299), Lampedusa (5.168), Trapani (4.742), Messina (3.902) e Crotone (3.224). Sempre dall’inizio dell’anno, i minori stranieri non accompagnati sbarcati sono stati 9.761 (dato aggiornato al 27 giugno).
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28 Giugno 2017
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