Clima
8:57 pm, 25 Giugno 17 calendario

Il Paese delle emergenze dalla siccità alle alluvioni

Di: Redazione Metronews
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ROMA Si conta un disperso, un 13enne di nazionalità marocchina sorpreso dalla piena improvvisa nel fiume Adda (in provincia di Lodi), al termine di una domenica che ha spaccato in due l’Italia: con il Centro e il Sud che faticano a respirare per il caldo, e il Nord sferzato da forti temporali – che proseguiranno nei prossimi giorni – con temperature in picchiata di dieci gradi, allagamenti e frane. Una beffa perchè – come ricorda Coldiretti – «le precipitazioni violente non scalfiscono lo stato di grave siccità dei campi perchè l’acqua per poter essere assorbita dal terreno deve cadere in modo continuo mentre gli acquazzoni aggravano i danni». Così dal Veneto al Trentino, dalla Lombardia al Friuli siamo di fronte ad un nuovo bollettino di guerra.
Eventi sempre più estremi
«È sotto gli occhi di tutti il moltiplicarsi di eventi estremi – insiste Coldiretti – con l’alternarsi di caldo anomalo, gelate e siccità, bombe d’acqua e grandinate. Una ulteriore dimostrazione dei cambiamenti climatici che hanno provocato in Italia danni alla produzione agricola e alle infrastrutture per oltre 14 miliardi di euro nel corso di un decennio». La situazione più pesante si è registrata ad Enego, in provincia di Vicenza, con una frana che ha invaso la frazione di Fossa di Sotto. Insieme al Comune di Enego anche quello di Vittorio Veneto ha chiesto lo stato di calamità naturale. Ma danni si sono avuti in tutta la Regione, tanto che il presidente Luca Zaia firmerà lo stato di emergenza.
Strade interrotte, fulmini e vento
Forti temporali, con smottamenti, anche in Trentino Alto Adige, con un deciso abbassamento delle temperature. Nei pressi della diga di Funes, a nord di Chiusa, una frana si è abbattuta sulla statale 12 causandone l’interruzione. Lo smottamento ha coinvolto otto automobili. Piogge e temporali anche a Milano – con forti raffiche di vento e fulmini – e nel bresciano, dove a Monticelli Brusati una tromba d’aria ha scoperchiato il tetto di una palestra. Decine gli alberi sradicati, mentre la Protezione civile tiene sotto controllo il livello del Seveso e del Lambro. Sale il conto dei danni alle coltivazioni. La Coldiretti parla infatti di «chicchi di grandine grandi come palline da ping pong» caduti nel Trevigiano con serre di ortaggi e fiori divelte, campi di mais distrutti e vigneti di Prosecco rovinati.
Ma il Centrosud boccheggia
Mentre il Nord è alle prese con i nubifragi, il Centro e il Sud secondo le previsioni meteo sono destinati a restare in emergenza siccità e con temperature record ancora a lungo. Nel fine settimana è scattata l’allerta per le ondate di calore con il temuto “bollino rosso” in cinque città (Ancona, Campobasso, Firenze, Perugia e Pescara), ma il termometro ha raggiunto 37 gradi a Bari, 34 a Cosenza, 33 a Perugia e Ancona e 32 gradi a Firenze, Roma e Campobasso. A Parma e Piacenza è stato dichiarato lo stato di emergenza e il governo ha stanziato 8,65 milioni per autobotti e nuovi pozzi. Secondo le rilevazioni dell’Aeronautica, sabato a Ferrara la temperatura percepita è stata di 49 gradi, anche se il termometro ne ha segnati 37. Seconda Termoli, in Molise, dove la sensazione di calore ha raggiunto i 46 gradi.
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25 Giugno 2017
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