Trasporto, già pronto un altro sciopero il 26
E’ già pronto l’ennesimo nuovo sciopero del trasporto pubblico locale. Il 26 giugno si fermeranno per quattro ore gli autoferrotranvieri. A proclamare lo stop stavolta è l’Usb. “Sulle piazze di tutta Italia si sono moltiplicate le iniziative dei lavoratori autoferrotranvieri; si sono appropriati di ogni spazio utile per denunciare e protestare contro l’ennesimo attacco alla categoria che, con l’abrogazione del Regio Decreto 148/31, vede materializzarsi un nuovo e veloce passo verso la privatizzazione del settore su scala nazionale”, dice la sigla sindacale secondo la quale “l’obiettivo dichiarato è l’eliminazione di almeno 8.000 aziende, con un esubero di personale previsto di oltre 300.000 lavoratori”. “I lavoratori del trasporto pubblico locale hanno confermato la loro piena contrarietà alle politiche sulla privatizzazione dei servizi pubblici; siamo certi che nessuno abbia peccato di ingenuità pensando che qualche migliaio di lavoratori sotto il Senato o nelle piazze potesse far sterzare di qualche millimetro le politiche aggressive del Governo. Ora è necessario – afferma l’Usb – che gli autoferrotranvieri sappiano collocare l’abrogazione del RD 148/31 all’interno di una situazione più vasta che non inizia né finisce all’interno di una categoria o settore”.
“Serve una nuova legge”. Proprio oggi il ministro dei Trasporti Graziano Delrio è tornato sulla questione, dopo i gravi disagi subiti dai cittadini per lo sciopero nel settore trasporti di venerdì scorso. “Sono maturi i tempi per fare una legge sulla rappresentanza per decidere chi ha i diritti di rappresentanza dei lavoratori con quali soglie e in base a quello poi regolamentare meglio il diritto di sciopero”, ha affermato il ministro. “E’ chiaro che rappresentatività e diritto di sciopero vanno tenuti insieme. Una discussione che mi auguro di fare presto in Parlamento, il Parlamento è attivo e noi siamo molto disponibili ad accompagnare questa discussione. Mi pare importante è urgente”, ha evidenziato Delrio.
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