I vescovi italiani in difesa dello Ius Soli

ROMA Battute finali per la legge sullo ius soli, cioè la cittadinanza per i figli di migranti nati e cresciuti in Italia. Dopo lo scontro di posizioni tra governo e M5S, questa volta è il segretario dei vescovi italiani a prendere posizione contro «chi ha cambiato idea per interesse». «Un’indagine Demos dimostra che 3 italiani su 4 sono favorevoli alla cittadinanza a chi è nato in Ialia – afferma Galantino – È chiaro che questo faccia venire l’orticaria a coloro che hanno impostato tutto il loro consenso sul contrario. Quello che mi preoccupa è che formazioni politiche che hanno sempre lavorato diversamente ora stiano temendo di perdere voti. Questo è pericolosissimo: inseguire qualcun altro solo per rincorrere il successo vuol dire non fare politica, ma fare soltanto il proprio interesse». Alla domanda sulla svolta del M5S che ha scelto la linea dura sui migranti, Galantino aggiunge: «Qui tutti sanno come certe persone prima hanno detto una cosa, poi ne hanno detta un’altra». La replica del leghista Calderoli: «Cari vescovi, pensate a quei tanti italiani senza lavoro, senza una casa, senza una pensione dignitosa». E Salvini: «finalmente i 5 stelle sulle nostre posizioni».
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