Nelle elezioni comunali M5S fuori dai giochi

ROMA Un brutto risultato per il M5S (che secondo i primi exit poll non dovrebbe andare al ballottaggio per la carica di sindaco in nessuna grande città, mentre vede a Parma prevalere l’ex Federico Pizzarotti), riconferma possibile al primo turno per il sindaco Orlando a Palermo (oltre il 40%) e tanti ballottaggi da giocare – da L’Aquila a Monza – il prossimo 25 giugno tra gli schieramenti di centrodestra e centrosinistra, premiati nel loro ricompattarsi a livello locale. È la sintesi provvisoria dei risultati del turno elettorale amministrativo che ieri ha visto andare al voto poco più di mille Comuni italiani. Il M5S, secondo i primi responsi dei sondaggisti, resta a corto di voti e fuori dal ballottaggio a Genova (patria di Beppe Grillo), come a Parma e a Palermo (con gli strascichi giudiziari).
L’affluenza in calo
L’affluenza finale si è attestata intorno a quota 60% (negli 849 Comuni italiani rendicontati dal Viminale, escludendo quelli delle Regioni a statuto speciale Trentino Alto Adige e Sicilia). In occasione delle ultime amministrative, nel 2016, aveva votato invece il 68,22% degli aventi diritto (ma quella volta tra i Comuni coinvolti c’erano anche città del calibro di Roma, Milano, Torino e Bologna ed era un turno più avvertito dai partiti avendo più peso a livello nazionale).
Denunce di brogli
Le operazioni di voto si sono svolte in maniera regolare quasi ovunque (con uno spoglio dei voti molto lento), ma non sono mancate le accuse di brogli. Nel napoletano tre uomini sono stati arrestati a Sant’Antimo perché trovati in possesso di 321 tessere elettorali di altrettanti loro concittadini, che tenevano nascoste in casa. Nelle tessere erano inserite indicazioni di voto sia su una lista da scegliere in appoggio a un candidato sindaco, sia sul nome di un aspirante consigliere comunale. Accuse di irregolarità denunciate da Sinistra italiana anche in Sicilia, a Palermo, con «seggi presidiati da “galoppini” con elenchi e fac-simili per far votare candidati e liste a sostegno di Ferrandelli».
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