legge elettorale
9:50 pm, 7 Giugno 17 calendario

La legge elettorale è già minata

Di: Redazione Metronews
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ROMA Beppe Grillo e i franchi tiratori minano l’accordo a 4 sulla legge elettorale, che vacilla e resiste a fatica sotto i colpi di due diverse votazioni segrete. La prima è sulle pregiudiziali (oltre 70 i franchi tiratori, quasi 40 gli assenti non giustificati). In serata, nel secondo voto segreto su un emendamento di Civici e Innovatori, la modifica viene bocciata con 317 voti contrari, numeri ben al di sotto di quelli previsti sommando i deputati di Pd, FI, M5S e Lega. Ma la bomba che rischia di far saltare tutto Beppe Grillo la lancia rimettendo in discussione l’intesa raggiunta con Pd, Forza Italia e Lega sul testo del Fianum e chiamando nuovamente gli iscritti e i militanti del Movimento 5 Stelle ad esprimersi sul blog. Il Pd riunisce d’urgenza il gruppo, gli ambasciatori dei pentastellati hanno già fatto sapere che per il Movimento il voto disgiunto e le preferenze, contenuti in due diversi emendamenti, sono imprescindibili per mantenere l’impegno assunto (ma intanto si astengono sulla proposta di voto disgiunto di Mdp). Ma gli altri tre contraenti non ci stanno: così salta tutto, avvertono sia i dem che gli azzurri. A surriscaldare il clima arriva l’affondo di Matteo Renzi: «I grillini cambiano idea sulla legge elettorale che loro stessi hanno voluto e votato. Sono passati due giorni e già hanno cambiato posizione?». Ribadita intanto una ferma opposizione da Alfano «Sono all’opposizione sulla legge elettorale, all’opposizione dell’inciucellum».
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7 Giugno 2017
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