La Juventus ferita ora pensa a Verratti

CALCIO Sette su nove. Nel basket, sarebbe una splendida percentuale al tiro. Nel calcio, sono le finali di Champions perse dalla Juventus rispetto a quelle disputate: va così, impossibile farci qualcosa. Real Madrid troppo forte, bianconeri inesistenti nel secondo tempo e meritatamente battuti. Un po’ a sorpresa, anche: perché stavolta davvero era pensiero comune che la truppa di Allegri ce l’avrebbe fatta o che sarebbe quanto meno rimasta in partita fino alla fine.
Invece, nulla: la squadra è crollata mentalmente e fisicamente dopo il 2-1 di Casemiro e non è più riuscita a riattaccare la spina. «Ora stacchiamo, per ripartire ancora più forti!», ha twittato ieri Allegri. Il quale ha così ulteriormente confermato che sarà di nuovo a Vinovo ai primi di luglio, magari con il contratto già allungato al 2020. Con lui, gran parte della rosa ma non tutta. Certo ci saranno Higuain e Dybala, già volati in Argentina (da Londra) al termine di un match che ne avrebbe dovuto certificare la grandezza e che invece ne ha – per adesso – confermato i limiti: di personalità per il Pipita (nelle varie finali fin qui disputate, anche con l’Argentina, non l’ha vista praticamente mai), di inesperienza per la Joya. Si pensa quindi al mercato, adesso. Dovendo decidere per esempio se trattenere Bonucci, per il quale Chelsea e City potrebbero andare oltre i 55 milioni e Alex Sandro. Soprattutto, scegliendo su chi investire il tesoretto Champions: un paio di esterni d’attacco di sicuro (Bernardeschi e Keita in pole, senza dimenticare che anche Schick potrebbe giocare largo), ma pure un centrocampista di assoluto valore. Il sogno è l’azzurro Verratti: in alternativa, dal Monaco, Fabinho.
DOMENICO LATAGLIATA