Sì alla manovrina ma emergono tensioni

ROMA Le incertezze politiche pesano sull’economia italiana, come denuncia il governatore di Bankitalia che pure delinea un quadro in miglioramento. Il governo incassa la fiducia alla Camera sulla manovrina di correzione dei conti pubblici, ma in Senato la maggioranza rischia. Mdp e Sc-Ala non hanno partecipato al voto, cosa che al Senato potrebbe creare problemi a meno che in qualche modo non arrivi soccorso da parte di qualcuno che ieri ha votato no (M5s, Forza Italia, Lega). A spaccare la maggioranza è stata l’introduzione in manovrina, durante i lavori della commissione Bilancio, dell’emendamento che ha reintrodotto una forma di voucher per famiglie e imprese. Le altre novità sono la norma salva direttori dei musei, una webtax, il nuovo stop a Flixbus, soldi per le province e assunzioni nella scuola. 
«L’incertezza frena il Paese. La centralità è il lavoro. L’esigenza di superare la crisi ha sollecitato, sollecita ancora, uno sforzo eccezionale», ha intanto detto il governatore di Bankitalia Ignazio Visco, richiamando esplicitamente le responsabilità della politica, spiegando che il percorso per la crescita «è iniziato», ma «deve rafforzarsi» e per questo «le politiche economiche devono avere una veduta lunga».  
Per l’Istat, ad aprile ci sono stati 94 mila occupati guadagnati su marzo, e il tasso di disoccupazione è sceso all’11,1%, sui minimi dal settembre 2012. Una crescita che interessa soprattutto gli ultracinquantenni (+0,5%).
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