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6:16 am, 26 Maggio 17 calendario

Ora al negozio paghi con l’iPhone

Di: Redazione Metronews
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Pagare in un istante avvicinando lo smartphone (o lo smartwatch) al Pos del commerciante. Niente tessere, pin, codici, attese. Da qualche giorno è possibile anche in Italia grazie all’arrivo, a due anni e mezzo dal lancio negli Stati Uniti, di Apple Pay. Si tratta del sistema di Cupertino per pagare nei negozi ma anche online e su app con l’iPhone (dal 6 in poi), l’iPad (dall’Air 2 o iPad mini 3 in poi), l’Apple Watch e i Mac dopo il 2012. Il funzionamento è semplice: basta registrare le informazioni della carta di credito o del bancomat nell’app Wallet dell’iPhone (lo stesso programmino dove finiscono le carte d’imbarco dei voli) e selezionare quella prescelta fra le otto possibili al momento di avvicinare il telefono al lettore. Serve ovviamente che questo sia contactless, ma ormai oltre la metà dei punti vendita ne ha almeno uno. Per ora si parte con carte di credito e debito Visa, V Pay, Mastercard e Maestro (presto anche American Express) rilasciate dai circuiti bancari Unicredit, Carrefour Banca e con la carta virtuale Boon. Ma stanno per aggiungersi anche Banca Mediolanum e, più avanti, CartaBcc, ExpendiaSmart, Fineco, Hype, N26 e Widiba. Su smartphone la transazione si autorizza con il lettore d’impronta digitale mentre sull’orologio, che non funziona se non lo sblocchiamo col codice quando lo mettiamo al polso, basta cliccare due volte il tasto laterale e avvicinare il display. La sfida dei pagamenti digitali è ormai nel vivo e il giro d’affari supererà i 500 miliardi di dollari entro tre anni. Già oggi nel mondo è possibile saldare il conto col telefono o comunque in modo smaterializzato in 20 milioni di esercizi. Per questo tutti i giganti hi-tech hanno sviluppato le loro soluzioni. Android Pay funziona più o meno nello stesso modo ma non è disponibile in Italia (e non lo sarà entro l’anno). Gli utenti del robottino verde possono però utilizzare Vodafone Pay associando carte e PayPal all’app dell’operatore. Stesso discorso per Samsung Pay, buono solo sui modelli più costosi del colosso sudcoreano, ma c’è qualche speranza in più. Da poco, invece, è arrivato Amazon Pay che tuttavia è un sistema diverso: serve a pagare nei siti e nelle app affiliate sfruttando i dati del proprio account sula piattaforma di Jeff Bezos. Ma, almeno per ora, il fatto di non poterlo usare nei negozi fisici lo mette in concorrenza più con servizi storici proprio come PayPal che con Apple Pay.
SIMONE COSIMI
 
Volagratis
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Amazon Fire 7 e Fire HD 8
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sfoggia uno stupendo display HD da 8” con più di un milione di pixel, processore quad-core, batteria con durata fino a 12 ore e spazio di archiviazione di 16 GB espandibile fino a 256. Costa 109,99 euro.
 

26 Maggio 2017
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