MODA
2:00 pm, 26 Maggio 17 calendario

Laura Biagiotti è morta L’alta moda è in lutto

Di: Redazione Metronews
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La moda è in lutto. Laura Biagiotti è morta questa notte all’ospedale Sant’Andrea di Roma dove era stata ricoverata in seguito a un arresto cardiaco. Le condizioni della stilista 73enne erano apparse subito gravi, tanto che i medici avevano già avviato le procedure per l’accertamento della morte cerebrale.  Nel bollettino medico diffuso ieri dal Sant’Andrea si spiegava che le manovre rianimatorie avviate già prima che la paziente giungesse in ospedale e poi ripetutamente effettuate al Pronto Soccorso, avevano consentito la ripresa dell’attività cardiaca, ma il quadro clinico e gli accertamenti effettuati attestavano un grave danno cerebrale di tipo anossico. Biagiotti era stata quindi ricoverata in Terapia Intensiva in condizioni definite “gravissime” dai sanitari.
Le reazioni. Il presidente del Consiglio Paolo Gentiloni esprime il suo cordoglio ai familiari per la scomparsa di Laura Biagiotti, “amica cara, protagonista della moda e della cultura italiana ed internazionale”.  “Vicina alla famiglia di Laura Biagiotti, una donna che ha rappresentato un modello per l’imprenditoria italiana” è la presidente della Camera, Laura Boldrini.  “Un abbraccio fortissimo Lavinia Biagiotti. E grazie Laura”, scrive su Twitter Matteo Renzi ricordando la stilista. 
La regina del cachemire.  Per il New York Times era la “regina del cachemire”, per tutti gli altri Laura Biagiotti era “la gran signora” della moda italiana, elegante nei suoi classici abiti bianchi e discreta. Romana, 73 anni, la stilista apprezzata in tutto il mondo per i suoi capi dallo stile morbido “come una carezza”. Sua figlia Lavinia, che con la mamma dirigeva la maison, ha voluto salutarla così su Twitter: “Grazie di tutto. Per sempre noi”. Ad accompagnare il messaggio, una foto delle due donne al termine di una sfilata. Per Laura, la strada nel mondo della moda la traccia sua madre Delia Soldaini, titolare di una sartoria sulla via Salaria, a Roma. Laura, che aveva studiato archeologia cristiana, si avvicina alla macchina da cucito negli anni ’60 proprio nell’atelier della mamma, concentrandosi in un primo momento sull’attività di export con la Germania e gli Stati Uniti. Nel 1966 firma la sua prima collezione per Schuberth. Qualche anno dopo apre la casa di moda Biagiotti e nel 1972 sfila la prima collezione che porta il suo nome. E’ l’inizio di una carriera lunga oltre 50 anni che la porterà in terre allora sconosciute per il mondo della moda occidentale: nel 1988 una ventina di modelle cinesi calcano le passerelle di Pechino con indosso le sue creazioni e Laura diventa la prima stilista italiana a sfilare in Cina, Paese da cui da anni importa quel filo di cachemire che l’ha resa famosa nel mondo. “Ricordo – scriverà la Biagiotti – il sorriso enigmatico delle 20 modelle cinesi eleganti e flessuose che hanno sfilato i miei abiti; i reportage di moda tra una folla curiosa e divertita sotto il ritratto di Mao a Piazza Tien Ammen e nella Citta’ Proibita; la visita nella casa del fratello dell’Ultimo Imperatore Pu Yi, ultimo rappresentante della dinastia Ching. La sfilata in Cina è un regalo che ho voluto farmi in un momento di riflessione e che si e’ trasformata in un momento fondamentale della mia vita”. Nel 1995 la storia si ripete a Mosca: la Biagiotti è la prima italiana a sfilare al Cremlino. Nel frattempo, nel 1992, a New York, porta a casa il titolo di “Donna dell’anno”. Non dimentica mai il suo amore per l’arte al punto da acquistare agli inizi degli anni ’80 il Castello di Marco Simone a Guidonia con l’intento di restaurarlo. Da allora l’edificio è la sede dell’atelier Biagiotti. Ed è proprio li che mercoledì sera è stata colpita dal malore che l’ha portata alla fine.

26 Maggio 2017
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