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9:00 pm, 24 Maggio 17 calendario

Numero chiuso in Statale Sala e la Cgil in campo

Di: Redazione Metronews
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UNIVERSITA’ La decisione presa l’altro ieri dal Senato accademico della Statale, su indicazione del rettore Vago, di introdurre il numero chiuso nei corsi di laurea di Studi Umanistici, cioè la vecchia Lettere e Filosofia, trova un cauto alleato nel sindaco Sala. E nella Cgil un plateale detrattore. Dice Sala: «Ne ho parlato con il rettore Vago. È un tema delicato, il punto di vista del rettore, che non è privo di significato, è che ci sono facoltà prestigiose, come ad esempio Oxford, dove ci sono 100 laureati all’anno in filosofia, invece qui ci sono 700-800 richieste. Non rischiamo di accogliere tutti per poi creare disoccupati?, è la domanda che si è fatto». Continua: «Da un lato è vero che c’è il diritto allo studio. Capisco però anche il problema delle università, perché lo studio deve servire anche a creare opportunità di lavoro». Francesco Sinopoli, segretario generale della Federazione Lavoratori della Conoscenza Cgil, è molto duro: «Ora, a partire dal prossimo anno accademico, tutti i 79 corsi di laurea di uno tra i più prestigiosi atenei italiani ed europei diventano a numero chiuso. Così, non solo l’Università pone uno sbarramento di censo alzando vistosamente le tasse, senza tutelare il diritto allo studio, ma lo estende sulla base di un frainteso senso della “meritocrazia”, termine ideologico, di moda ma quanto mai sbagliato e pericoloso». Unica via è aumentare le risorse per gli Atenei.
DI QUANTO E’ IL TAGLIO?
Numero chiuso: Filosofia massimo 530 posti (le matricole attuali, iscritte all’ anno accademico 2016-2017, sono 600), Lettere 550 (497), Beni culturali 500 (556), Scienze Umane 230 (211), Storia 480 (507). Lingue è già “chiusa”.
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24 Maggio 2017
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