Cannes/Cuori Puri
7:30 am, 23 Maggio 17 calendario

«A Cannes porto una storia di periferia»

Di: Redazione Metronews
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ROMA Lei ha appena compiuto 18 anni, vive con una madre bigotta e sta per fare nientemeno che una promessa di castità prematrimoniale. Lui di anni ne ha 25, un passato di spaccio e criminalità, un lavoro precario come custode di un parcheggio davanti a un campo rom. Cosa può unire due ragazzi così diversi? Ovviamente solo il desiderio e lo slancio di andare oltre il proprio microcosmo che è  di ogni giovinezza. E lo zoom è puntato su di loro nel bel film di Roberto De Paolis, “Cuori Puri” , che sarà presentato oggi al Festival di Cannes nella Quinzaine. A raccontare il film, il regista e Barbora Bobulova, una madre ossessionata dalla religiosità.
Come ha fatto a rendere il film più vero del vero? 
R.D.P.- Per riuscire a non pormi mai al di sopra dei soggetti e della realtà filmata è servita la documentazione. Non abbiamo voluto affidarci all’immaginazione. Abbiamo scelto un quartiere romano, Tor Sapienza, e siamo entrati in due comunità, una cattolica e l’altra legata alla  criminalità spicciola. Poi, con gli attori, siamo entrati nel campo rom.
Cosa si è imposto di non fare  come regista per non cadere nello stereotipo del racconto della periferia? 
Devo ammettere che all’inizio c’erano molti stereotipi in sceneggiatura poi il in strada ci ha salvato.
E cosa si è imposta di fare Barbara Bobulova per entrare nei panni di questa donna? 
B.B. – È stato difficile per me interpretare una donna così distante e a metà riprese ero davvero in conflitto con me stessa. Ho cominciato a odiarla ma ho dovuto dare me stessa per lei che faceva l’opposto di ciò che io avrei fatto anche se  mi creava non pochi problemi. Ce l’ho fatta.
IL PROGRAMMA DEL FESTIVAL PER OGGI
Il Festival di  Cannes prosegue con il suo tourbillion di eventi e proiezioni.
Oggi in concorso l’atteso “Hikari”, produzione franco-giapponese. Per gli italiani Un Certain Regard ospita “Dopo la guerra” di Annarita Zambano con Giuseppe Battisti e Barbora Bobulova. Per le proiezionì speciali, “24 Frames”, 120 minuti per 24 cortometraggi firmati da Abbas Kiarostami. 
SILVIA DI PAOLA
 

23 Maggio 2017
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