Maurizio Guandalini
7:01 am, 19 Maggio 17 calendario

Riusciranno a liberarsi dell’anomalia Trump?

Di: Redazione Metronews
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L’OPINIONE Riusciranno a liberarsi di Trump? La trama che avvolge il percorso del Presidente degli Stati Uniti è simile a quella di Berlusconi in Italia. Al potere ci va una anomalia, non politica, ingovernabile e immediatamente pensano come farla cadere. Da noi con governi spurii, oltreoceano, invece, con l’impeachement (chi occupa rilevanti cariche pubbliche viene mandato a casa per azioni illecite). Dalle parti del tycoon, la Camera formula l’accusa e il Senato emette il verdetto. Ma Camera e Senato sono nelle mani dei repubblicani, l’azionista di riferimento del Presidentissimo. Gira e rigira, mandarlo a casa, è più una aspirazione confinata tra i democratici e la stampa. A meno che i resistenti al populismo, come si definiscono i contrari a Trump, riescano catalizzare il malcontento nel partito del Presidente: un pasticcio dal quale i membri del Congresso si terranno alla larga. E dimettersi prima di arrivare all’impeachement? Parole, parole soltanto parole. Un tipo tignoso e determinato non toglie le tende dalla Casa Bianca per costrizione. La faccenda delle spie, dei segreti detti dagli israeliani e spifferati ai russi, la rimozione del capo dell’FBI è robetta. Vedere in quegli anfratti l’ostruzione alla giustizia sta nei fantasiosi di Capitol Hill.
E’ vero che la  situazione  precaria non porta bene. A nessuno. Gli Stati Uniti deboli schiantano un giorno sì e l’altro pure l’economia mondiale. Infatti, la Borsa che vive di turbolenze e soffiate, sta in agonia, vedo-non vedo-non sa quello che potrebbe accadere a Washington, quindi, nell’incertezza, sai che fa? Spinge al ribasso le azioni. Una farfalla sbattendo le ali in America provoca un ciclone in Europa. La domanda delle cento pistole è: fino quando durerà? La Presidenza Trump si sapeva che avrebbe avuto un cammino tormentato. E ogni americano ci sta mettendo del suo. In primis chi ostacola la politica del Presidente,  sintomo di una evidente crisi di quel sistema lì, dato per super efficiente, efficacie e svelto. Gli sgambetti ai provvedimenti dell’immigrazione sono uno dei tanti esempi. Poi vedremo il piano dell’abbassamento delle tasse che fine farà. Così quello che sostituirà l’Obamacare,  la sanità garantita ai meno abbienti. Sembra di stare in mezzo alla discussione italiana, di questi giorni, sulla legge elettorale! Incognite senza risposte che riversano nel mondo la fragilità degli Stati Uniti quando servirebbe tutt’altro di fronte ai  focolai di crisi e, a due potenze, Cina e Russia, che presidiano il fortino. E pensare che la strategia di premere sul Regno di Mezzo, per risolvere l’incubo nordcoreano, non era proprio una mossa da buttare.
MAURIZIO GUANDALINI
Economista e giornalista – Fondazione Istud

19 Maggio 2017
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