A Cardiff la Juve trova Zizou Zidane
CALCIO Il giorno dopo è ancora più dolce. Perché la Juventus adesso ha davvero acquisito la consapevolezza di poter centrare una tripletta storica. Certo in finale di Champions trova i Blancos, squadra però gà battuta in Champions. «Stiamo sognando qualcosa di grande – le parole di Bonucci – ma adesso è tempo di raccogliere. Andiamo a Roma domenica per vincere lo scudetto, poi mercoledì avremo la finale di Coppa Italia e, se le cose andranno bene, potremo staccare un minimo. La forza di una grande squadra è però quella di riattaccare immediatamente il cervello. Dovremo farlo anche noi, per portare a casa questa benedetta Champions». Che manca da ventuno anni e che in corso d’opera è diventata una vera ossessione. Per vincere la quale, Marotta ha portato a Torino gente come Dani Alves e Mandzukic: vincenti (anche in Europa, soprattutto in Europa), uno sempre allegro e l’altro musone quasi da contratto. In questa fase di stagione non sbagliano mai, dominano le rispettive fasce e permettono alla truppa di aumentare ancor più il proprio tasso tecnico. «Dani Alves è un extraterrestre – ancora Bonucci -. Si è adattato a noi come solo un grande campione avrebbe potuto fare». Nuvole all’orizzonte non se ne vedono quasi, non fosse per il guaio muscolare di Khedira che andrà valutato meglio nelle prossime ore: mancando però oltre venti giorni alla finale, anche in questo caso si respira un certo ottimismo. Ieri, come era logico che fosse, riposo per tutti: oggi si ricomincia, bulimici come sempre. Con sorrisi larghi così anche da parte del cassiere: se la Signora alzasse al cielo la coppa, i milioni di euro incassati sarebbero la bellezza di 113. Escludendo gli incassi dei botteghini. Consiglio: la concorrenza interna prenda nota.
DOMENICO LATAGLIATA
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