Emily Watson
8:00 am, 8 Maggio 17 calendario

Watson: Io, seconda moglie del grande Genius-Einstein

Di: Redazione Metronews
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TELEVISIONE «Era un uomo assolutamente affascinante, indiscusso protagonista del XX secolo, ma anche un tipo veramente complicato. La sua vita personale è stata una specie di disastro». Così Emily Watson a proposito di Einstein,  il famoso fisico Premio Nobel, protagonista della serie Genius su National Geographic dall’11 maggio (ore 20,55 canale 403 di Sky). Dieci episodi, coprodotti dal grande Ron Howard, per raccontare l’uomo poco conosciuto che era quel genio di Albert, interpretato sullo schermo da Geoffrey Rush (con Johnny Flynn nel ruolo del giovane Albert).
Watson, lei è la cugina di Einstein che diventa la sua seconda moglie.
Sono Elsa, la signora Einstein numero 2. Loro erano come fratello e sorella e guardavano sempre avanti. Lei riuscì a creare un mondo in cui lui potesse esistere, lo proteggeva e riuscì a trasformarlo nell’uomo che diventò.
Che idea si è fatta del loro rapporto?
Fu una relazione difficile che, col tempo, portò la donna, visti i continui tradimenti subiti, a dire “Ok, fai quel che vuoi, ma con discrezione: io vengo prima delle altre, sono la signora Einstein, esigo rispetto!”
Come descriverebbe la sua relazione con le donne?
Disfunzionale. Era sicuramente un uomo pieno di amore, la sua relazione con i suoi figli era terribile. Era complicato e difficile. Non si comportava esattamente come un adulto, e la profonda comprensione di Elsa era proprio nel fatto che lei lo conosceva bene quel grande uomo che restò.
Perché secondo lei Albert sposò la cugina?
Bella domanda. Passavano molto tempo insieme ed erano attratti l’uno dall’altra. Forse si sentiva al sicuro, si sentiva a casa. In effetti è strano…
Cosa  Chiederebbe a Einstein se lo incontrasse?
Gli chiederei di tutti i rifiuti che ha ricevuto per le sue idee….
Perché secondo lei lo scienziato più famoso del  mondo rimane così iconico?
Ha rappresentato sicuramente una svolta, ha cambiato il modo di vedere la natura e l’universo, ma credo anche che il suo modo di essere celebre fosse nuovo, era uno che si lasciava citare. E anche le sue immagini fisiche colpivano in modo indelebile, i suoi capelli.
E l’abbinamento Geoffrey-Einstein?
È assolutamente appropriato, certo anche truccatori e  costumisti hanno fatto un lavoro incredibile, lo hanno dovuto invecchiare molto, e anche Johnny Flynn, è stato un vero successo. Con Geoffrey avevo già lavorato tre volte ed è un grande nelle trasformazioni. Siamo una bella squadra, è stato divertente.
Cos’è che lo rende un attore così unico?
Rush continua a lavorare sul set anche dopo che è finito. È un uomo curioso, approfondisce i suoi ruoli ed è assetato di cultura. Non si avverte il passaggio tra la recitazione e la pausa.
Da donna, come “considera” Einstein?
Sicuramente un essere inferiore se fossi stata la sua convivente, ma probabilmente avrei adorato la sua mente, assolutamente brillante.
E capisce il personaggio?
Forse per un nanosecondo….
Esiste qualcuno che lo capisce?
Credo che sia necessario un background matematico e scientifico.
C’è qualcosa di moderno in Einstein?
Assolutamente, soprattutto per i residenti negli Usa, basti pensare all’immigrazione, al razzismo, a ciò che accade in questi giorni. Lo stesso Einstein rischiò di vedersi rifiutare il visto dall’ufficio immigrazioni americano.
Le serie tv spopolano. C’è competizione per i ruoli?
Non parlerei di competizione. Credo che la Tv sia una grande opportunità specialmente per le attrici, perché Hollywood chiude le porte quando si raggiungono i 32 anni. Con la Tv ci sono molte occasioni, e si possono esplorare le cose in modo diverso. Sono molto fortunata, visto che lavoro ancora.
Programmi per il futuro?
Staremo a vedere. È bello avere la mia età e aspettare quel che capita.
 
ORIETTA CICCHINELLI
 

8 Maggio 2017
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