Miguel Angel Silvestre racconta “Sense8”
ROMA “Sense8” è tornata con la seconda stagione su Netflix. Firmata ancora dai Wachowski, gli autori della saga cinematografica Matrix, hanno creato una serie dalle connotazioni new age; i protagonisti, di diverso sesso ed etnia, sparsi in ogni angolo nel mondo, sono connessi telepaticamente.
Scampati a un nemico che vuole ucciderli o imprigionarli, ora dovranno inventare modi per raggirarlo, e conoscere meglio le proprie facoltà, come nel caso di Lito, interpretato da Miguel Angel Silvestre.
«Ho accettato subito la parte – spiega – perché “Sense8” è una serie che unisce fantascienza, azione, spiritualità, eros: il mio personaggio Lito è gay, Nomi è transgender, mia zia è una voce della comunità LGBT».
E, a proposito di telepatia, conclude: «Porto quest’anello sempre con me, è il simbolo della connessione con mia madre».
LORENZA NEGRI
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