emergenza alimentare
1:38 pm, 1 Maggio 17 calendario

L’ Africa al collasso la campagna di AGIRE

Di: Redazione Metronews
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ROMA Fame, sete: bisogna aiutare l’Africa. E bisogna farlo subito, senza indugi. È il senso della campagna “Non sensa di te” (#NONSENZADITE), lanciata da AGIRE, la rete di ONG per l’emergenza. La cosa peggiore è che per qualche strano motivo alle immagini di uomini, donne e bambini devastati dalla fame e dalla sete, ci si abitua. Come se la lontananza geografica fosse una barriera o una scusa per guardare altrove e non sentirsi responsabili. Eppure, attualmente in Africa è in corso la più grave crisi alimentare dal secondo dopoguerra: 30 milioni di persone in Sud Sudan, nel bacino del Lago Chad e in Corno d’Africa, non hanno cibo e acqua sufficienti  per sopravvivere a causa di siccità, guerre e mancati aiuti dei Governi. Se non si interviene con urgenza più di 1,5 milioni di bambini dell’area rischiano di morire per denutrizione.
Per questo AGIRE, la rete di ONG per l’emergenza, ha lanciato la campagna “Non Senza di Te” per informare e sostenere il lavoro umanitario delle ONG nei paesi più colpiti. L’obiettivo è salvare almeno 500mila persone tra quelle più in pericolo. C’è bisogno del sostegno di tutti per non arrivare troppo tardi. La crisi di oggi è la premessa per nuovi flussi migratori di persone in fuga da carestia e morte certa. «Si tratta dei paesi africani da cui provengono buona parte dei profughi che arrivano in Europa. Si dice spesso “aiutiamoli a casa loro”. Questo è il momento di farlo, urgentemente!» spiega Alessandra Fantuzi, coordinatrice di AGIRE. 
Da giorni in italia il dibattito pubblico è attraversato da voci a favore o contro le polemiche sul lavoro delle ONG che salvano vite in mare. La causa dell’arrivo di migliaia di profughi sulle nostre coste sembra essersi spostata sulla sola presenza delle navi che li soccorrono, e non piuttosto sulle condizioni disumane vissute nei paesi di provenienza.
Resta sostanzialmente ignorata, la crisi alimentare gravissima che sta colpendo diversi paesi Africani, in particolare il Sud Sudan, il bacino del Lago Ciad e il Corno d’Africa, tra le maggiori  zone di provenienza di profughi e rifugiati nel nostro paese (secondo i dati di UNHCR,  i migranti e i rifugiati sbarcati in Italia nel 2016 provengono soprattutto da Nigeria, Gambia, Somalia, Eritrea).
Cosa sta succedendo in questi posti? Vediamo di capirne di più:
SUD SUDAN: Sin dalla ripresa della guerra nel 2013 il paese è in stato di crisi. La siccità ha aggravato ulteriormente gli effetti del conflitto. In una parte del paese è stato dichiarato ufficialmente lo stato di carestia. Solo qui quasi 275.000 bambini sono a rischio di morire di fame se la comunità internazionale non interviene in modo rapido e significativo. Un ulteriore milione di persone è classificato sull’orlo della fame. In totale 4.9 milioni di persone hanno bisogno di assistenza alimentare urgente. Oxfam sta consegnando aiuti per sostenere la popolazione nel suo sforzo di sopravvivenza.
LAGO CHAD: nella regione, che comprende parte della Nigeria, Niger, Camerun e Chad, gli attacchi di Boko Haram hanno causato movimenti forzati di 2,3 milioni di persone. Violenza, colera e povertà, si sono combinati con esiti aggravati da cambiamenti climatici e delle attività dell’uomo, che hanno portato a ridursi di dieci volte la superficie del Lago, rendendo impossibile per buona parte della popolazione vivere di pesca.
Si può sostenere la campagna attraverso il numero Verde 800.132.870, on-line con carta di credito, Paypal o bonifico bancario sul sito www.agire.it. Banca: con bonifico bancario su conto corrente IBAN: IT64 R 03359 01600 100000013915 intestato ad AGIRE onlus, presso Banca Prossima, Causale: “Emergenza Africa”. Posta: con bollettino postale sul conto corrente postale n. 4146579 o bonifico postale al seguente IBAN: IT 64 M 07601 03200 000004146579, intestato ad AGIRE onlus, Via Paraguay 5 – 00198 Roma, Causale: “Emergenza Africa”.
METRO
 
 

1 Maggio 2017
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