Mattarella spinge perché si faccia la legge elettorale

ROMA Forte accelerazione alla situazione politica tra la spinta del presidente Mattarella perché si vari una legge elettorale, le primarie del Pd che si tengono domenica (dalle 8 alle 20) e le misure economiche all’attenzione del Parlamento. 
Mattarella ha ricevuto i presidenti di Senato e Camera Grasso e Boldrini ribadendo che è urgente approvare una nuova legge elettorale. Di conseguenza la discussione sulla legge elettorale è stata calendarizzata alla Camera per il 29 maggio, mentre il 4 il Parlamento voterà per eleggere il giudice costituzionale mancante, altra priorità istituzionale indicata da Mattarella. «La prossima settimana, a giorni, presenterò il testo base», dice a stretto giro Andrea Mazziotti, presidente della commissione Affari costituzionali della Camera e relatore della legge elettorale. Un’accelerazione che seppur necessaria da alcuni è vista come un possibile avvicinarsi delle elezioni anticipate. D’altro canto continua a mancare un accordofra i gruppi politici su quale legge adottare.
Intanto Camera e Senato ieri hanno approvato le risoluzioni di maggioranza sul Def, sostenendo la linea del governo e chiedendo una serie di impegni: semplificazione del sistema tributario, riduzione della pressione fiscale partendo dall’Irpef, taglio del cuneo fiscale per i giovani, rafforzare le politiche attive del lavoro, garantire l’universalità del servizio sanitario nazionale, proseguire la politica di sostegno alle famiglie.
Primarie Pd
Domenica intanto si terranno le primarie del Pd e i tre candidati Renzi, Orlando ed Emiliano hanno tenuto l’unico dibattito tv a Sky, in cui sono emerse differenze su vari temi, dalla patrimoniale ad Alitalia alla legittima difesa. Ma le vere scintille c’erano state già nel pomeriggio, con gli sfidanti che hanno accusato Renzi di voler cambiare le regole in corsa e di essere di ostacolo alla costruzione di un centrosinistra. 
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