Closing Milan un evento epocale
CALCIO Oggi dovrebbe essere il D-Day rossonero. Dopo oltre un trentennio (l’era Fininvest iniziò nel 1986) e una valanga di titoli conquistati, Silvio Berlusconi cederà, a titolo definitivo (e seza titoli onorari: «Per ora non ci penso proprio»), la sua creatura al gruppo cinese capeggiato dal “misterioso” uomo d’affari Yonghong Li il cui patrimonio è stimato (fonte il Sole 24 ore) in 504 mln di euro. Tesoro che rappresenta la garanzia per prestito concesso (180 mln) dal fondo statunitense Elliott. L’investitore asiatico è arrivato oggi in Italia, all’aeroporto di Milano Malpensa. Se tutto procederà come da copione il più volte rimandato closing si farà (presso lo studio Gianni, Origoni, Grippo, Cappelli & Partners) e Yonghong Li diventerà il nuovo proprietario e Han Li il presidente del Milan. Voci del suo entourage avrebbero visto come buon auspicio il fatto che l’aereo con a bordo Li, partito da Hong Kong, è atterrato alle 7.19 con 25 minuti di anticipo sull’orario segnato sul tabellone degli arrivi. Appena sceso dall’aero si è scatenata una baraonda. Assediato da giornalisti e operatori, l’investitore cinese non si è però concesso ai microfoni. Insomma ormai solo un filo divide la società rossonera da un passaggio epocale. Ma la domanda sulla bocca di tutti è: Yonghong Li sarà all’atezza della storia di un club che è a pari merito per numero di titoli internazionali conquistati (18) con il Boca Juniors e solo alle spalle di una corazzata come il Real Madrid (22). In bacheca figurano 3 Coppe Intercontinentali, una Coppa del mondo per club FIFA, 5 Supercoppe europee, 7 Coppe dei Campioni/Champions e 2 Coppe delle Coppe. Signor Li, auguri.
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