Venuti: Un album per dire grazie alla vita

MUSICA «Un disco orgogliosamente pop». Così Mario Venuti definisce “Motore di vita”, il suo nuovo cd. Dopo i temi sociali del precedente lavoro, il cantautore catanese sceglie la via della leggerezza, senza essere banale: «Non che i tempi siano migliorati, però più di tanto non si può fare. Quindi lasciamo che il mondo vada e godiamoci quel che di bello ci può dare, partendo da noi stessi». Ecco, allora, un lavoro solare e positivo, venato d’elettronica, con spunti quasi dance e la collaborazione del fidato Kaballà: «Penso al pop come a un balsamo di vita, a quei pezzi che ti fanno stare bene. Ho voluto cantare la mia parte più terrena e sensuale. Il corpo, i sapori, la danza, la musica, il viaggio, l’amore. I nutrimenti terrestri, insomma, per dirla con André Gide», spiega. Nei testi, da “Non è peccato” a “Fuorimondo shop”, “La prima volta” e “Alza un po’ il volume”, c’è tutto il Venuti pensiero, sempre controcorrente: «Nonostante abbia passato i 50anni, rimango un sognatore, con l’idea di cambiare le cose. E vado per la mia strada, anche nella musica, in totale autarchia. Ho prodotto il disco col mio manager e ho una mia etichetta, faccio quel che voglio senza curarmi troppo del resto. I talent? Non mi toccano. Ma son contento che il mio singolo Caduto dalle stelle venga passato dalle radio: non me l’aspettavo». Domani da Milano (Mondadori di via Marghera, ore 17.30) parte l’instore tour, a cui seguiranno una serie di concerti.
 
DIEGO PERUGINI