Maratone in concomitanza la Federazione dov’è?
Ci ho pensato molto prima di scrivere qualcosa di Maratona. Esattamente vent’anni, tanti ne sono passati da quando lasciai la presidenza di quella di Roma nel lontano 1998. Lo faccio oggi perché si sono verificati dei fatti che non potevano essere taciuti. Il primo, che per la prima volta è piovuto, non succedeva da un quarto di secolo in quel giorno. Secondo, che è una cosa piuttosto incredibile per degli eventi che si programmano anni prima, perché c’è stata la concomitanza di svolgimento tra due delle maratone più importanti d’Italia, Milano e Roma; terzo, perché è mancato l’arbitro o forse meglio dire il vigile, che avrebbe dovuto dirigere il traffico e stabilire le regole del chi prima e chi dopo: la Federazione di Atletica leggera. Non che queste due manifestazioni sportive avessero un’importanza tale da diventare un “affaire de été” ma, diciamolo, un minimo di coordinamento era consigliato. Una telefonata tra organizzatori ad esempio, o tra sindaci per accordarsi e trovare una soluzione; tra il Coni e appunto la Fidal, per non far dividere i già scarsi maratoneti in due tronconi. E magari anche con il Governo, giacché da poco esiste un Ministero dello sport, guidato da un giovane, che sarebbe potuto intervenire, consigliare, aiutare a trovare un accordo. Invece nulla. Ognuno è andato per la propria strada. Con superbia, arroganza forse, certo con superficialità, con il solito individualismo che ci caratterizza e che ha messo in contrapposizione le due metropoli italiane, non permettendo, ancora una volta al paese, di fare squadra. Sì, anche con la Maratona.
UMBERTO SILVESTRI
Presidente e già fondatore della Maratona di Roma
© RIPRODUZIONE RISERVATA