Epatite C, farmaci acquistabili all’estero
ROMA Il ministro della Salute Beatrice Lorenzin ha stabilito che i malati di epatite C che non rientrano nei criteri per avere il farmaco dal Servizio Sanitario Nazionale, possono reperirlo all’estero, anche via posta. Due le ipotesi: a) medicinali posti regolarmente in vendita in Paesi esteri, ma non autorizzati all’immissione in commercio sul territorio nazionale, spediti su richiesta del medico. b) medicinali registrati in Paesi esteri, personalmente portati dal viaggiatore purché per uso personale e trattamento non superiore a 30 giorni.
“Con la mia circolare” si è chiarito “che non può sussistere una valida alternativa terapeutica per il paziente italiano quando il farmaco autorizzato in Italia non è effettivamente accessibile a tutti, in quanto troppo costoso, come avviene con i farmaci contro l’epatite C e gli altri innovativi. Pertanto, abbiamo rimosso un odioso ostacolo burocratico sulla via della libertà ed effettività delle cure”, ha sottolineato il ministro Lorenzin.
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