Trump
3:22 pm, 28 Marzo 17 calendario

Trump circondato Scricchiola il suo attivismo

Di: Redazione Metronews
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USA Dopo un inizio spumeggiante i nodi arrivano al pettine della presidenza Trump. E sono molti, mentre la popolarità raggiunge i minimi.  Dopo il flop sull’Obamacare e gli stop ai muslim ban, Trump ora rischia sui tagli fiscali che ha promesso. Inoltre per la prima volta il suo staff ha avanzato la possibilità di parlare con i democratici moderati per sostituirli ai repubblicani che hanno affossato la sua riforma, ma questo potrebbe avere un prezzo politico. Magari proprio su tagli e detrazioni fiscali. Il bilancio deve ancora essere approvato, come deve essere confermato il giudice nominato alla Corte Suprema. Oggi nuovo fronte, con Trump che firmerà l’ordine che cancella l’eredità sull’ambiente di Obama. Intanto per il Russiagate, la commissione d’inchiesta sentirà anche il genero del Presidente. Di tutte queste incertezze, anche le Borse iniziano a risentire.
Muro col Messico
Entro fine mese ci sarà una prima scrematura delle aziende interessate a costruire ilmuro anti-immigrazione che l’Amministrazione Trump vuole completare al confine con il Messico. Il bando è partito, entro il 3 maggio i contractor  dovranno presentare una proposta completa e fare un’offerta. Sono più di 600 le aziende che hanno formalmente dichiarato il proprio interesse a costruire il muro, e il 10 per cento sono ispaniche. Anche se la Chiesa messicana ha dichiarato che chi collaborerà a erigere il muro è un traditore.
Obamacare
Venerdì a pochi minuti dal voto alla Camera Trump ha ritiratola sua riforma sanitaria che abrogava l’Obamacare. Gli mancavano i voti. Di traverso si sono messi diversi repubblicani, specie la destra del Freedom Caucus. Pare che Trump abbia chiesto i nomi esatti dei dissidenti. È una dura sconfitta per Trump, più che nel merito nell’immagine. Ha fallito la prima prova parlamentare su un tema così avversato dai repubblicani. Ha mostrato di non saper domare il Congresso, e di non essere un infallibile negoziatore.
Muslim ban
È stato bocciato due volte il bando imposto da Trump all’accesso di cittadini da sei (prima sette) Paesi musulmani. E Trump sul tema immigrazione ieri ha risposto togliendo fondi federali alle città che che proteggono gli immigrati irregolari.  Il giudice di Honolulu che ha bloccato l’entrata in vigore del nuovo travel ban  non ha accolto la richiesta  del dipartimento di Giustizia di limitare l’estensione del suo ordine temporaneo. Fermato così lo stop non solo agli arrivi, ma anche ai programmi di accoglienza.
I costi di Melania…
Cinque programmi governativi potrebbero avere i fondi se la first lady Melania Trump e il figlio di dieci anni Bannon fossero andati a vivere alla Casa Bianca. I due vivono nella Trump Tower a New York, almeno fino alla fine dell’anno scolastico. La sicurezza per la coppia costa circa 136 mila dollari al giorno, secondo la Polizia. Fino a giugno la spesa complessiva è stimabile in 18,2 milioni, 46,9 milioni fino a fine anno. Fatti i conti, cinque agenzie avrebbero potuto beneficiare di quei fondi. La Woodrow Wilson International Center for Scholars ha perso 11 milioni. L’U.S. Interagency Council on Homelessness (4 milioni) si occupa dei senzatetto. La Minority Business Development Agency (36 milioni) si occupa di promuovere l’economia delle minoranze. La Teacher Quality Partnership (43 milioni ) sostiene gli insegnanti. Il National Wildlife Refugee Fund (13,2 milioni) sostiene la natura. (Alexis Sachdev, metro usa)
…e i vicini di Ivanka
La First daughter Ivanka Trump,  che recentemente ha ottenuto un ufficio alla Casa Bianca e l’accesso al sistema informatico governativo, ha accettato l’invito di Angela Merkel alla conferenza del G20 ad aprile per un maggiore ruolo delle donne nel mondo economico. Intanto però sembra essere già finita l’armoniosa convivenza tra gli abitanti di Kalorama, fascinoso quartiere di Washington, e la famiglia Trump-Kushner. Tutta colpa dei divieti di parcheggio e della pesante presenza dei servizi segreti nel circondario. Compresi gli spazi adiacenti alle altre abitazioni.    Dopo l’insediamento, la famiglia Kushner si era trasferita in una villa da 5 milioni e mezzo di dollari. Tra i vicini di casa, ci sono personaggi come l’ex presidente Obama, il ceo di Amazon Jeff Bezos e il segretario di stato Rex Tillerson. I residenti avevano inizialmente accolto con entusiasmo la famiglia. La situazione, però, è precipitata quando sono fioccati i divieti di parcheggio.
OSVALDO BALDACCI

28 Marzo 2017
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