Ue a Roma, tutti i grandi rifirmano i trattati

Tutti i 27 Paesi dell’Unione Europea hanno rifirmato i trattati con i quali, nel 1957, nacque l’Europa. La nuova dichiarazione di Roma ricalcha quell’evento che vede nella Capitale 40 tra Capi di Stato e di governo, trenta delegazioni (ci sono quelle delle istituzioni europee oltre ai rappresentanti dei 27 Paesi) e un solo assente, dopo la Brexit: quella Gran Bretagna che proprio il 29 marzo attiverà, al contrario, l’articolo 50 per la sua uscita dalla Ue.
Tutti in Campidoglio. Oltre mille giornalisti (1050 per l’esattezza), provenienti anche da Giappone, Canada, Stati Uniti e Qatar, sono stati accreditati, mentre nella sala degli Orazi e dei Curiazi sono state sistemate 160 sedie: oltre ai Capi di Stato e di governo e alle maggiori cariche delle istituzioni europee (che a pranzo sono ospiti del Capo dello Stato Sergio Mattarella al Quirinale), il palazzo dei Conservatori in Campidoglio ha ospitato, tra gli altri, anche il governatore della Banca Centrale europea, Mario Draghi e il presidente della Corte di giustizia europea, Koen Lenaerts. Presenti anche il presidente emerito della Repubblica, Giorgio Napolitano, l’ex premier Romano Prodi e l’ex ministro Emma Bonino.
Il libro dei trattati. Per trasportare la teca che contiene il documento firmato nel 1957 da Francia, Germania Ovest, Italia, Belgio, Paesi Bassi e Lussemburgo è   stato necessario chiedere l’autorizzazione a Bruxelles.