Milano
7:48 pm, 23 Marzo 17 calendario

Arrestato primario per tangenti e lesioni

Di: Redazione Metronews
condividi

CITTA’ «Oggi ho rotto un femore ad una vecchietta di 78 anni… gli ho fatto la via d’accesso bikini per allenarmi su quella lì… per un’altra paziente che devo fare privatamente». A parlare è il primario di Ortopedia del Gaetano Pini Noberto Confalonieri, da ieri agli arresti domiciliari per corruzione e turbativa d’asta e indagato per lesioni ai danni di tre pazienti. La sua posizione potrebbe aggravarsi dal momento che è stato disposto anche il sequestro di 62 cartelle cliniche attinenti ai pazienti operati da lui «per verificare – come si legge nell’ordinanza- se sono state impiantate protesi senza alcuna necessità clinica e la gravità delle lesioni cagionate».
Sono due i filoni che hanno messo nei guai il medico, noto specialista   della tecnica della protesi computerizzata: per quanto riguarda l’accusa di corruzione e turbativa d’asta Confalonieri in cambio di viaggi, soldi, regali e ospitate tv avrebbe favorito le multinazionali Johnson & Johnson e B. Braun   nella fornitura di protesi ortopediche al suo ospedale. Per questo con lui sono coinvolti quattro dipendenti delle due aziende e il responsabile del Provveditorato Economato della Asst Nord Milano. Ma il sospetto più agghiacciante è che quelle protesi siano state utlizzate anche quando non necessarie, provocando in alcuni casi anche lesioni. Alcuni dei pazienti operati in regime privato alla clinica San Camillo avrebbero poi riportato complicazioni tali da rendere necessario un nuovo ricovero, questa volta al Pini. Lo testimonierebbero le intercettazioni: «Ho bisogno di un posto letto per domani (…)  perchè ho rotto un femore a una paziente della San Camillo  e devo rifarlo (…) se riesci a farmi anche una stanza singola» «Se va in mano ad un altro collega sono finito». Tra gli altri casi citati quello di un paziente disoccupato indebitato per 35mila euro per fare l’intervento alla San Camillo con esito negatico e una ragazza con deficit cognitivi che Confalonieri volle operare solo col suo consenso e che sarebbe morta per le conseguenze dell’intervento. L’ospedale ha risarcito la famiglia. METRO

23 Marzo 2017
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Il giornale
Più letto del mondo