Guru in manette per truffa e stupro
SICUREZZA Approfittava di donne deboli alle prese con problemi di lavoro e di cuore, promettendo loro che avrebbe risolto ogni difficoltà. E in cambio di una offerta in denaro, consegnava alla “cliente” sacchettini magici confezionati con erbe e spezie comuni che occorreva poi bruciare per purificare l’ambiente, allontanando “macumbe” e spiriti maligni. Avrebbe anche approfittato sessualmente almeno di una vittima.
In manette, con l’accusa di circonvenzione di incapace e violenza sessuale, è finito il torinese di 69 anni, G.C.. Ad accusarlo, al momento, sono due donne: la prima, 37 anni, sarebbe stata costretta ad avere con lui numerosi rapporti sessuali con la speranza di migliorare la propria vita sentimentale; la seconda, di 55, sarebbe stata invece raggirata dopo che aveva chiesto aiuto per le sue pene d’amore. Ma il sospetto degli inquirenti è che siano in realtà decine le vittime del falso mago. Tutte donne che in cambio dell’aiuto del “guru” avrebbero offerto somme tra i 10 e i 1.000 euro.
È il secondo caso in meno di 24 ore di un carlatano finito in manette perché si era approfittato sessualmente di ignare donne. Martedì, infatti, era finito in carcere P.M., l’ex cantante accusato di stupri di gruppo ai danni di una minorenne.
Le due vittime accertate del secondo guru avrebbero consegnato a G.C. almeno 10 mila euro. A far emergere la vicenda era stata la Asl, che aveva a sua volta raccolto le confidenze di una delle due donne raggirate. L’uomo, poi, utilizzava spesso il telefono per avere rapporti continui con le vittime e per rassicurarle che tutto si sarebbe sistemato: la procura ha chiesto che il suo numero di telefono venga sequestrato e cancellato.
SIMONA LORENZETTI
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