Musica/Fabrizio Moro
7:30 am, 8 Marzo 17 calendario

Esce “Pace”, nuovo cd di Fabrizio Moro

Di: Redazione Metronews
condividi

ROMA A Sanremo è arrivato settimo con “Portami via”, ballata già disco d’oro con un video oltre i 12 milioni di visualizzazioni.
«Sinceramente speravo in un piazzamento migliore, ma la delusione è durata un attimo. Anche perché la canzone è arrivata subito al pubblico. Era un banco di prova importante dopo un lungo lavoro. Aspettavo conferme. Da me, innanzitutto», ci dice Fabrizio Moro.
E ora c’è nuovo cd, “Pace”, che presenterà venerdì alla Feltrinelli di Roma (il 13 a Milano): «Un album importante, in cui ho messo tutto me stesso. In due anni ho fatto una scrematura fra 50 brani e scelto i più forti. Il titolo si riferisce alla pace che cerco ma non trovo mai, la sfioro soltanto qualche volta nelle piccole cose. Ho un carattere combattivo, cerco sempre una meta da raggiungere».
In scaletta ritroviamo una serie di brani dal taglio autobiografico come “Giocattoli”, “Semplice”, “Intanto” e il duetto con l’attrice Bianca Guaccero in “E’ più forte l’amore”: una piccola svolta dopo i vari pezzi rivolti al sociale, a partire da “Pensa”, il pezzo contro la mafia che l’ha fatto conoscere 10 anni fa. I suoni, invece, mescolano canzone d’autore, rock, ballata pop ed elettronica.
«Mi sono accorto a disco finito che la parola “paura” ricorreva frequentemente. E’ stato un modo per esorcizzare i miei limiti, che in passato mi hanno bloccato. Non sono mai stato un animale molto sociale, un tempo facevo fatica persino ad andare a comprare un paio di jeans. Anche perciò per un po’ ho rifiutato l’offerta di partecipare ad “Amici”, che invece s’è rivelata un’esperienza terapeutica, non tanto per il mio ruolo di professore, ma soprattutto per il contatto ravvicinato coi ragazzi, che mi ha molto arricchito».
Unica paura che non è riuscito a debellare è quella per le malattie: «Sono ipocondriaco e non riesco a uscirne. Ci scherzo sopra, ma è una fobia difficile da sopportare, che mi ha ostacolato nella carriera. Con la nascita dei miei figli ho cercato di allentare la tensione, ma ogni tot mesi vado all’ospedale per i controlli, ormai mi conoscono bene».
Dopo l’instore tour, c’è da pensare alle anteprime live, il 20 aprile al Fabrique di Milano e il 26 e 27 maggio al PalaLottomatica di Roma, con prevendite già molto buone: «Ogni tanto penso che potrei ritirarmi e fare soltanto l’autore per altri. Ma non riuscirei a rinunciare al contatto con la gente, il palco è il modo migliore per farmi conoscere. Lo spirito è quello con cui ho iniziato: non a caso suono con gli stessi ragazzi con cui provavo nelle cantine tanti anni fa».
DIEGO PERUGINI

8 Marzo 2017
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Il giornale
Più letto del mondo